Concorso per 16 dottori di ricerca (trentino alto adige) UNIVERSITA' DI TRENTO

I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.

Concorso

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Incarico
Posti 16
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 56 del 18-07-2008
Sintesi: UNIVERSITA' DI TRENTO CONCORSO   (scad.  29 agosto 2008) Bando di concorso per la scuola di dottorato di ricerca in «Studi giuridici comparati ed europei» - 24 ciclo IL RE ...
Ente: UNIVERSITA' DI TRENTO
Regione: TRENTINO ALTO ADIGE
Provincia: TRENTO
Comune: TRENTO
Data di inserimento: 06-08-2008
Data Scadenza bando 29-08-2008
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UNIVERSITA' DI TRENTO
CONCORSO   (scad.  29 agosto 2008)
Bando  di  concorso  per  la scuola di dottorato di ricerca in «Studi
giuridici comparati ed europei» - 24 ciclo
                             IL RETTORE
   Vista  la  legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare l'art.
4,  che  demanda  alle  Universita'  il  compito  di disciplinare con
proprio  regolamento l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca,
le  modalita'  di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto
dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
   Visto  il decreto ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante
i   criteri   generali   cui   debbono   attenersi  le  singole  sedi
universitarie nel disciplinare i corsi di dottorato di ricerca;
   Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
aprile  2001  e successive modificazioni e integrazioni, con il quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari;
   Visto  lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Trento e in
particolare l'art. 12, comma 9;
   Visto  il  regolamento di ateneo in materia di scuole di dottorato
di  ricerca,  emanato  con decreto rettorale del 16 dicembre 2003, n.
997, e successivamente modificato con decreto rettorale del 19 aprile
2006, n. 359;
   Vista la proposta del dipartimento di scienze giuridiche;
   Vista  la  relazione  del  nucleo  di  valutazione  interna del 16
gennaio  2007  in  ordine  ai  requisiti di idoneita' delle scuole di
dottorato di ricerca proposte;
   Vista  la  delibera assunta congiuntamente dal senato accademico e
dalla commissione della ricerca scientifica in data 12 febbraio 2008;
   Tutto cio' premesso;
                              Decreta:
                               Art. 1.
                             Attivazione
   E'  attivato  per  l'anno  accademico 2008/09 presso l'Universita'
degli  studi  di  Trento  il  24°  ciclo della scuola di dottorato di
ricerca  in  studi  giuridici comparati ed europei, in collaborazione
con:
    Catedra  Interuniversitaria  de  Derecho  y Genoma Humano, Bilbao
(E);
    Departamento  de  Derecho  del  Trabajo, Universidad de Salamanca
(E);
    Departamento   de  Derecho  Penal  y  Criminologia,  Facultad  de
Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG);
    Departamento  de  Derecho  Penai,  UNED  (Universidad Nacional de
Educacion a Distancia) (E);
    Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E);
    Dipartimento   di   Diritto   pubblico,  Universita'  Jaume I  di
Castellon de la Plana (E);
    Dipartimento  di  Scienze  Giuridiche,  Dottorato  di  ricerca in
Diritto penale, Universita' di Parma;
    Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon (F);
    G.J.  Wiarda  lnstituut  of  Legal  Sciences, Utrecht Law School,
Utrecht (NL);
    Institut für Zivilverfahrensrecht, Universität Wien (A);
    Institut  für  geschichtliche  Rechtswissenschaft - Romanistische
Abteilung - Universität Heidelberg (D);
    Institute for Criminal Law and Justice, Department of Foreign and
International Criminal Law, Georg-August Universität Goettingen (D);
    Institute of European Law and Comparative Legislation, Faculty of
Law, University of Rijeka (HR);
    Max Planck Institut für Strafrecht, Freiburg (D);
    Max  Planck  Institute  for Intellectual Property Competition and
Tax Law, Munich (D);
    Rotterdam  Institute  of Law and Economics (RILE), Universita' di
Rotterdam (NL);
    Universite' de Bordeaux (F);
    University of Illinois at Urbana Champaign (USA);
    Vermont Law School (CDN);
    Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt - Ingolstadt (D).
   Durata: triennale.
   Indirizzi specialistici attivati:
    A. Diritto privato, privato comparato e commerciale;
    B. Scienze pubblicistiche;
    C. Diritto e procedura penale e filosofia del diritto;
    D. Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo;
    E. Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
   Settori scientifico-disciplinari:
    diritto privato (IUS/01);
    diritto privato comparato (IUS/02);
    diritto commerciale (IUS/04);
    diritto del lavoro (IUS/07);
    istituzioni di diritto pubblico (IUS/09);
    diritto amministrativo (IUS/10);
    diritto processuale civile (IUS/15);
    diritto processuale penale (IUS/16);
    diritto penale (IUS/17);
    diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18);
    storia del diritto medievale e moderno (IUS/19);
    filosofia del diritto (IUS/20);
    diritto pubblico comparato (IUS/21);
    storia delle dottrine politiche (SPS/02).
   Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - Tel. 0461883886 - E.mail:
fornasari@jus.unitn.it
    Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
   E'  indetta selezione pubblica per la copertura di sedici posti di
cui  otto  coperti  da  borsa  di studio, finanziati dall'Universita'
degli studi di Trento.
   I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito di
finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di ricerca
o  da  qualificate  strutture  produttive  private, che si rendessero
disponibili  dopo  l'emanazione  del  presente bando ed entro la data
fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. L'eventuale
aumento del numero di borse di studio potra' determinare l'incremento
dei posti complessivamente messi a concorso. Di tale incremento sara'
data         comunicazione        alla        pagina        Internet:
 http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm .

        
      
                               Art. 2.
                 Requisiti di ammissione al concorso
   Possono  presentare  domanda  di  partecipazione  al  concorso  di
ammissione  alla  scuola di dottorato di ricerca di cui al precedente
articolo,  senza  limiti  di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro
che  sono  in possesso di laurea specialistica (magistrale), attivata
ai  sensi  del  decreto  ministeriale  n.  509  del 3 novembre 1999 e
successive modifiche, di diploma di laurea del previgente ordinamento
o di analogo titolo accademico conseguito all'estero.
   I  candidati  in  possesso di titolo accademico straniero, che non
sia  gia'  stato  dichiarato  equipollente  ad  una  laurea italiana,
dovranno  fare  espressa  richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella  domanda  di  partecipazione  al concorso, allegando i seguenti
documenti:
    certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari
possono  presentare  un'autocertificazione  di  possesso  del  titolo
accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica
n. 445 del 28 dicembre 2000);
    traduzione   in   inglese  del  certificato  relativo  al  titolo
accademico  conseguito,  con  l'indicazione  degli  esami sostenuti e
delle    relative    votazioni,   sottoscritta   sotto   la   propria
responsabilita',  al  fine  di  consentire al collegio dei docenti di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso.
   I  candidati  non  UE  in  possesso  di  un  titolo accademico non
conseguito  in  Italia,  e  i  candidati  UE in possesso di un titolo
accademico conseguito in un Paese non UE, qualora dovessero risultare
vincitori del concorso, al fine di perfezionare l'iscrizione dovranno
inoltre  presentare  la  dichiarazione  di  valore  ed il certificato
relativo  al  titolo  accademico  conseguito  con  esami e votazioni,
tradotto  e legalizzato dalle rappresentanze diplomatiche o consolari
italiane  del  Paese  al cui ordinamento appartiene l'istituzione che
l'ha rilasciato entro il 31 ottobre 2008.
   Possono  partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il  diploma  di laurea entro la data fissata per l'espletamento della
prima  prova  concorsuale.  In  tale caso l'ammissione alla selezione
verra'   disposta  «con  riserva»  e  il  candidato  sara'  tenuto  a
presentare,  a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
autocertificazione  (prevista,  ai  sensi  del decreto del Presidente
della  Repubblica  n.  445 del 28 dicembre 2000, per i soli cittadini
comunitari) prima di tale data.

        
      
                               Art. 3.
                         Programma del corso
   Il  programma  formativo  del  primo  anno  e'  comune  a  tutti i
curricula attivati.
   Esso    si   fonda   su   un   corso   di   complessive   80   ore
sull'interpretazione   giuridica,   dai   punti   di  vista  storico,
filosofico,  comparatistico  e  relativo  alle diverse discipline del
diritto.
   Lo  svolgimento  dei  corsi  potra'  aver  luogo  anche tramite il
ricorso a docenti italiani o stranieri esterni al Dipartimento; parte
delle lezioni saranno tenute in lingua inglese.
   Altre  20  ore  del  programma  formativo  saranno  costituite  da
iniziative    seminariali    su    tematiche    trasversali,   quali,
esemplificativamente,  la  circolazione  dei  modelli  giuridici,  le
istituzioni  del diritto islamico, il rapporto tra scienze giuridiche
e  scienze  sociali,  innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto.
   Altre  20  ore  del programma formativo saranno a disposizione dei
dottorandi  per la partecipazione ad attivita' convegnistiche interne
o esterne al Dipartimento.
   Il  programma  formativo  del secondo e terzo anno si articola per
curricula, attraverso iniziative seminariali e brevi corsi:
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale.
   Gli  ambiti  tematici  del  dottorato  in riferimento al secondo e
terzo anno di corso saranno:
    la  conoscenza  dei  modelli  -  macrocomparazione e comparazione
diacronica;
    la comparazione degli istituti - microcomparazione e comparazione
sincronica;
    il   diritto   delle   imprese:  struttura  finanziaria,  modelli
societari  di corporate governance, integrazione tra imprese, profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo.
   Saranno   approfondite   in   particolare  le  seguenti  tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
    sistemi    giuridici    comparati    -   proprieta',   contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law;
    formazione di un diritto privato comune europeo;
    circolazione  dei modelli nell'ambito del diritto privato europeo
- circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law;
    diritto  dell'economia  -  circolazione  dei  modelli  ed analisi
economica.
   Gia'  nel  corso  dei  cicli  precedenti,  il  percorso di Analisi
economica  del diritto inserito all'interno della scuola di dottorato
in  studi  giuridici  comparati  ed europei ha consentito una stretta
collaborazione  con  il dipartimento di economia per la realizzazione
di  alcune  iniziative  rivolte  ai  dottorandi.  In  particolare,  i
dottorandi  potranno  partecipare  alle  iniziative  organizzate  dal
Dipartimento  di  economia,  come  la  Summer  School  in  Behavioral
Economics,  la Winter School of Law and Economics e altri seminari su
temi  di  ricerca  comuni  ai Dipartimenti di scienze giuridiche e di
economia.  E' previsto, inoltre, lo svolgimento di lezioni di Analisi
economica  del  diritto  in  comune  con  la  scuola  di dottorato in
economics and management.
B) Scienze pubblicistiche.
   Gli  ambiti  tematici  relativi  al  secondo e terzo anno di corso
riguarderanno    l'approfondimento   delle   materie   di   carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
   In  questa  parte,  l'indirizzo specialistico manterra' al proprio
interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'
di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva   di   diritto  nazionale,  comparato  e  comunitario,  e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
   In   particolare,  oggetto  specifico  del  curriculum  saranno  i
seguenti temi:
    diritti   fondamentali:   origini   filosofiche  e  codificazione
costituzionale;
    diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e contenuto;
    diritti dei cittadini comunitari;
    diritti dei cittadini extracomunitari;
    gli  strumenti  internazionali  di  tutela:  strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OUA, OSA);
    gli   strumenti   processuali  internazionali  e  sovranazionali:
giudici   internazionali  e  giudice  comunitario;  rapporti  con  le
giurisdizioni nazionali;
    gli   strumenti   di   tutela   del   settore:   la  liberta'  di
manifestazione   del  pensiero  (liberta'  informatica,  liberta'  di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei  dati  sanitari,  tutela  dei  dati  statistici,  il regime delle
deroghe);  la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte
dei  servizi  (la  posizione  dell'utente  nei confronti dei soggetti
erogatori  di  servizi  pubblici);  gli  strumenti  di attuazione del
principio di sussidiarieta' orizzontale;
    i  diritti  delle minoranze (etniche, linguistiche): strumenti di
tutela individuale e collettiva;
    i  diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie applicate
alla biomedicina (BioDiritto);
    strumenti di tutela:
     a) giustizia costituzionale;
     b) giustizia amministrativa;
     c) giurisdizione ordinaria;
    strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare.
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto.
   I  temi  di  ricerca  proposti si sviluppano nei seguenti settori:
armonizzazione del diritto penale e processuale penale in prospettiva
europea e transnazionale.
   In  questo  ambito,  si  intendono privilegiare gli studi relativi
alla  comparazione  tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai
profili   di   armonizzazione,   oggi   incentivati   da   iniziative
sovranazionali  che  vanno  nella  direzione  di  un  adeguamento dei
diritti  nazionali  a  principi  fissati  in  disposizioni di diritto
comunitario o internazionale.
   Riguardo  alla  relazione con il diritto comunitario, si guardera'
soprattutto  all'individuazione  degli  strumenti di contrasto comuni
nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela dell'ambiente,
considerando sia le fattispecie incriminatici che le misure di natura
processuale,  come  ad  esempio l'introduzione del mandato di cattura
europeo.
   Riguardo  alla  relazione  con  il  diritto  internazionale, sara'
oggetto  principale  di  attenzione  lo  Statuto  della  Corte penale
internazionale,  e  la sua attuazione mediante i procedimenti davanti
alla  Corte dell'Aia. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di
fornire  interessantissimi  e numerosi spunti per articolate indagini
scientifiche  su  questioni fondamentali concernenti i presupposti di
teoria   generale   del   reato  (criteri  di  imputazione,  elemento
soggettivo  ed  errore,  concorso di persone, scriminanti e scusanti,
commisurazione   della   pena),   le  singole  fattispecie  criminose
(genocidio,   crimini   di   guerra,  crimini  contro  l'umanita)  ed
importanti  aspetti  processuali  (ruolo  dell'accusa, azione penale,
tecniche  di  indagine,  formazione  della  prova,  ne  bis  in idem,
efficacia del giudicato).
   La  riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la  ricerca  di  una  giustizia  «sostanziale», da' luogo anche ad un
ripensamento  di  natura  giusfilosofica  sul concetto di giustizia e
sull'opportunita'  di  armonizzare principi e regole, per individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo.
Diritto penale e nuove tecnologie.
   Al  centro  dell'analisi  saranno,  in  questo settore, il diritto
penale  dell'informatica  e di internet da un lato ed il rapporto fra
diritto penale e bioetica, dall'altro.
   Sul  primo  punto,  con  l'ausilio  delle  competenze  in  tema di
informatica  giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le
ricerche  potranno  avere  ad  oggetto le esigenze di disciplina e di
armonizzazione   giuridica   causate  dall'imponente  sviluppo  delle
relazioni  attraverso  la  rete,  con  la  conseguente  quantita'  di
problemi  di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e
del  copyright,  alle  intercettazioni  illecite,  alla diffusione di
materiali    pornografici,    all'individuazione    di   profili   di
responsabilita'   dell'internet   provider,   nonche',  sul  versante
processuale,   al   regime   delle   prove   ed   alla   cooperazione
internazionale.
   Sul  secondo  punto,  si  potranno  sviluppare  ricerche di natura
interdisciplinare,   nelle   quali   far   convergere  le  competenze
giuspenalistiche  e  giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro,
alla  identita'  genetica,  alle tecniche di fecondazione assistita e
alla  tutela  della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla
produzione di organismi geneticamente modificati.
Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti.
   Si  tratta  di  un  settore  di  indagine  di  grande  attualita',
incentrato  in  particolare sul versante della giustizia conciliativa
attuata  attraverso  la  mediazione  tra  autore  e  vittima  e sulla
conseguente   individuazione   di   sanzioni  pur  sempre  penali  ma
caratterizzate dalla natura riparatoria.
   Terreno  privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato  ad  intervenire  proprio  con  strumenti  di questo tipo, e
comunque   mai   con   sanzioni  detentive,  nel  regolare  conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'.
   Interessante,  al  riguardo,  e lo  studio delle particolari forme
processuali  che  il  giudice  di  pace  utilizza  per  raggiungere i
suddetti  scopi,  dei  criteri di imputazione del fatto e soprattutto
della  funzionalita'  del  regime  sanzionatorio  che  e' chiamato ad
applicare,  la  cui  caratteristica  non  e'  tanto la mitezza quando
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima.
   Nella  chiave  interdisciplinare  di  questo  tipo di indagine, la
riflessione  giusfilosofica  apporta  un  necessario  contributo  sul
versante  della  struttura  e  dei  fini  della pena, reso ancor piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali.
Argomentazione giuridica, diritto e processo penale.
   In  questo  percorso  si affronteranno i temi soprattutto connessi
alla  forma  del  ragionamento giuridico che si realizza nel processo
penale,   sia   in   chiave   descrittiva  con  riguardo  ai  diversi
ordinamenti,  sia  prescrittivamente  con  riguardo alle specificita'
logiche  e  linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della
controversia.  Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa
e  tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che
la  piu'  recente  epistemologia  giuridica post-positivista ha messo
ampiamente in luce.
   Essenziale,  nel  merito,  lo studio, in una prospettiva di natura
teorico-giuridica,  delle  questioni legate all'interpretazione delle
norme   penali   e  processuali  (come  nel  caso  della  c.d.  prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale.
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo.
   Gli  ambiti  tematici  relativi  al  secondo e terzo anno di corso
saranno  rivolti  ad  abbracciare  un  orizzonte molto ampio di studi
storico-giuridici,  dai  diritti  dell'antichita'  e dalla tradizione
romanistica   al   diritto   comune   fino   alla  piena  modernita',
caratterizzandosi   per   un'attenzione   speciale   alla  dimensione
giurisprudenziale   e   dottrinale   del   diritto.   Il   curriculum
storico-giuridico   non  e'  destinato  a  svolgere  alcuna  funzione
incoativa,   ma   a   sottolineare  l'intrinseca  dimensione  storica
dell'esperienza   giuridica,   e  in  particolar  modo  del  pensiero
scientifico  nella  grande  stagione  classica  della  giurisprudenza
romana  e,  successivamente,  dell'elaborazione  giusdottrinale nella
lunga durata dello ius commune Europaeum.
   Il  contributo  delle  discipline  storiche  alla  formazione  dei
dottorandi  si  indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del  patrimonio  metodologico  e  concettuale  depositato nel diritto
romano  e  nella  piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra
verso  la  comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del
diritto,  individuati  in  relazione  ai  temi di ricerca dei singoli
dottorandi.
   Tra  i  temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni
successivi   al  primo  anno  comune,  si  palesano  quelli  relativi
all'esperienza   giuridica   romana,   alla   produzione   dottrinale
nell'ambito  del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme
letterarie   ed   elaborazione   teorica  (letteratura  consulente  e
commentariale),  alla  comparazione  tra  i diritti propri nella loro
dimensione storica.
   Nel  suo  complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
   Gli  ambiti  tematici  relativi  al  secondo e terzo anno di corso
riguarderanno    l'approfondimento   delle   materie   di   carattere
giuslavoristico,   in   particolare   la   disciplina   dei  rapporti
individuali   e   collettivi  di  lavoro  in  prospettiva  europea  e
transnazionale,   nonche'   i   profili   fondamentali   del  rito  e
dell'arbitrato lavoristici.
   In   questa  parte  si  approfondiranno,  attraverso  una  lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato  e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela
dei  lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu'
ampia   accezione,   nell'ambito   della   dimensione   nazionale   e
transnazionale.
   Lo  studio  di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi
caratterizzati  dall'interagire  di una pluralita' di fonti normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un   curriculum  formativo  strutturato  su  due  livelli:  il  primo
finalizzato  all'approfondimento  dei principi generali in materia di
tutela   dei  diritti  fondamentali  della  persona  e  dei  principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche   piu'   specifiche,   strettamente   inerenti  al  diritto
sostanziale  e  processuale  del  lavoro  e attinenti alla tutela dei
lavoratori.   Si  tratta  di  due  centri  d'attenzione  diversi,  ma
liberamente  aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano
del  diritto  nazionale  e  comparato,  sia  sul  piano  del  diritto
internazionale e sovranazionale.
   In  quest'ottica,  particolare  attenzione verra' dedicata ai temi
connessi  alla  sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa
certamente   derivante  dal  rafforzamento  dell'Unione  Europea,  ma
riscontrabili  anche  sul  piano  transnazionale,  che  determina  un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
   Pertanto,   oltre   alle   problematiche   di  carattere  generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto del curriculum i seguenti grandi temi:
    rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo al
diritto dell'Unione europea e dell'OIL - e diritto interno;
    armonizzazione   o   «comunitarizzazione»  delle  discipline  nei
diversi settori con particolare riferimento a:
     liberta' di circolazione dei lavoratori;
     diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari;
     tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive;
     tutela della privacy e nuove tecnologie;
     promozione dell'impiego e formazione professionale;
     sicurezza e ambiente di lavoro;
     tipologia  dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo;
     promozione  e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro;
     poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro;
     strumenti   e   tecniche   di   tutela:   autotutela   e  tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa;
     tecniche  di  tutela  alternative  al  processo giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato;
     ruolo  delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale;
     contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
   I  dottorandi  verranno  inoltre  indirizzati alla frequenza delle
iniziative  culturali  e  scientifiche  organizzate dall'Associazione
Italiana  di  Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLASS),
nonche'  a  quella  promossa  dalla  Associazione  italiana  fra  gli
studiosi del processo civile.
   I  dottorandi  saranno inoltre incentivati a frequentare stages ed
iniziative  scientifiche  presso importanti Universita' straniere con
le  quali  si intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e
presso  le  quali  insegnano,  stabilmente  o in qualita' di visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei docenti.

        
      
                               Art. 4.
                        Domanda di ammissione
   La   domanda   di  ammissione  al  concorso  deve  essere  redatta
utilizzando il fac-simile allegato al presente bando.
   La  domanda,  corredata degli allegati richiesti, dovra' pervenire
all'Universita' degli studi di Trento, entro il termine perentorio di
venerdi' 29 agosto 2008, con una delle seguenti modalita':
    consegna  a  mano  all'ufficio  dottorati  ed esami di Stato, Via
Inama n. 5 - 38100 Trento, dal lunedi' al venerdi', dalle ore 10 alle
ore 12;
    spedizione  tramite  posta  al  seguente  indirizzo: Al Magnifico
Rettore dell'Universita' degli studi di Trento, Via Belenzani n. 12 -
38100  Trento  -  Italia  (specificando  sulla busta «Concorso per la
scuola  di  dottorato  di  ricerca  in  studi  giuridici comparati ed
europei»);
    via fax al seguente numero: 00390461882191.
   L'Universita'   degli   studi   di   Trento   non   assume  alcuna
responsabilita'   per  la  perdita  di  comunicazioni  dipendente  da
inesatta  indicazione  del  recapito  da parte del candidato, ne' per
eventuali  disguidi  postali  o  telegrafici  non  imputabili a colpa
dell'Amministrazione stessa.
   Non  si  terra'  conto  delle  domande pervenute oltre venerdi' 29
agosto 2008 anche se spedite prima.
   Ai  sensi della Legge n. 104/1992, art. 20, nonche' della Legge n.
68/1999,  art.  16  comma  1,  i  candidati in situazione di handicap
dovranno  fare  esplicita  richiesta,  nella domanda di ammissione al
concorso,  riguardo  l'ausilio  e  i  tempi  aggiuntivi eventualmente
necessari  per  poter  sostenere  le  prove.  A tale riguardo, i dati
sensibili  saranno  custoditi e trattati con la riservatezza prevista
dal  decreto legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione
dei dati personali».
   Allegati alla domanda di partecipazione:
    fotocopia   della   carta  d'identita'  in  carta  libera  o  del
passaporto;
    curriculum di studi;
    eventuali certificati di conoscenza di lingue straniere.
   I  candidati  in  possesso di titolo accademico straniero, che non
sia  gia'  stato  dichiarato  equipollente  ad  una  laurea italiana,
dovranno  fare  espressa  richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella  domanda  di  partecipazione  al concorso, allegando i seguenti
documenti:
    certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari
possono  presentare  un'autocertificazione  di  possesso  del  titolo
accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica
n. 445 del 28 dicembre 2000);
    traduzione   in   inglese  del  certificato  relativo  al  titolo
accademico  conseguito,  con  l'indicazione  degli  esami sostenuti e
delle    relative    votazioni,   sottoscritta   sotto   la   propria
responsabilita',  al  fine  di  consentire al Collegio dei docenti di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso.
   Qualora,  successivamente  alla  presentazione  della  domanda  di
partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria
documentazione,  dovra'  far  pervenire entro e non oltre venerdi' 29
agosto  2008  il materiale aggiuntivo specificando sulla busta: nome,
cognome,  scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati
ed europei e l'oggetto: Integrazione domanda.
   L'Universita'  degli  studi  di  Trento  si  riserva di effettuare
controlli  anche a campione secondo quanto previsto dagli articoli 71
e  seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28
dicembre   2000.   Potra'   essere  disposta  in  ogni  momento,  con
provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati alla selezione per
difetto di requisiti previsti dal presente bando.

        
      
                               Art. 5.
                         Prove di ammissione
   Le  prove  di  esame  si svolgeranno in lingua italiana o in altra
lingua  straniera  scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il
francese  e  lo spagnolo, e saranno intese ad accertare le conoscenze
di  base  e  l'attitudine  del  candidato alla ricerca, con specifico
riferimento all'indirizzo specialistico prescelto.
   La selezione consiste in una prova scritta ed in una prova orale.
   Per  sostenere  le  prove  i  candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
   Sono  ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
   La  prova  orale  si  intende  superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
   Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del luogo
e  dell'ora  in  cui  si  terranno,  sara' reso noto almeno 20 giorni
prima,    con   avviso   pubblicato   in   Internet,   alla   pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm  come  previsto dall'art. 20
del  regolamento  di  ateneo  in  materia  di  scuole di dottorato di
ricerca.

        
      
                               Art. 6.
                         Programma di esame
   La  prova  scritta  consiste  in un elaborato avente ad oggetto un
argomento estratto a sorte fra quelli predisposti dalla Commissione e
relativo ad uno degli indirizzi specialistici attivati.
   I  candidati  avranno  l'opzione tra diversi elaborati nell'ambito
dell'indirizzo specialistico scelto.
   In particolare:
    indirizzo  di  diritto  privato, privato comparato e commerciale:
diritto  privato  comparato / analisi economica del diritto / diritto
commerciale;
    indirizzo  di  scienze  pubblicistiche:  diritto costituzionale /
diritto amministrativo;
    indirizzo  di diritto e procedura penale e filosofia del diritto:
diritto penale / diritto processuale penale / filosofia del diritto;
    indirizzo  di  diritto  sostanziale  e  processuale  del  lavoro:
diritto del lavoro / diritto processuale civile;
    indirizzo  di  storia del diritto romano e del pensiero giuridico
europeo: diritto romano / storia del pensiero giuridico europeo.
   La  prova  orale  sara'  volta  ad  una  verifica  generale  delle
conoscenze   del   candidato  riguardo  alla  materia  dell'indirizzo
prescelto;  avra'  altresi'  ad  oggetto  la ricerca che il candidato
intende   svolgere,   e  sara'  comprensiva  di  una  verifica  delle
conoscenze  relative  ad  una  lingua  a scelta fra inglese, tedesco,
francese e spagnolo.

        
      
                               Art. 7.
                      Commissione esaminatrice
   La commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata dal
Rettore  sentito  il  Collegio  dei  docenti.  Essa si compone di tre
membri  scelti  tra  i  professori  e  i  ricercatori di ruolo, anche
stranieri,   afferenti  alle  aree  scientifico-disciplinari  cui  si
riferiscono  gli indirizzi specialistici. La Commissione puo' essere,
inoltre,  integrata  da  non  piu'  di  due esperti, anche stranieri,
scelti  nell'ambito  di  enti  e  di strutture pubbliche e private di
ricerca.  La  nomina  di  tali  esperti  e'  obbligatoria nel caso di
convenzioni o intese con piccole e medie imprese.
   Espletate   le  prove  di  concorso,  la  Commissione  compila  la
graduatoria  generale  di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
   La   graduatoria   sara'   resa   pubblica   sul   sito   Internet
all'indirizzo:   http://portale.unitn.itlic/dott/sgce.htm.   Mediante
tale   avviso   si   intende   assolto  l'adempimento  relativo  alla
pubblicita' degli atti.
   Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.

        
      
                               Art. 8.
                 Ammissione alla scuola di dottorato
   I  candidati  saranno  ammessi  alla  scuola  di dottorato secondo
l'ordine  di  graduatoria  fino alla concorrenza del numero dei posti
messi a concorso.
   In  caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio  prevale la valutazione della situazione economica determinata
ai  sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
aprile   2001   e   successive   modificazioni  e  integrazioni;  per
l'assegnazione  dei  posti  senza  borsa  di studio prevale la minore
eta'.
   In  corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio  del  corso,  subentra  altro  candidato secondo l'ordine
della graduatoria.
   In  caso  di  rinuncia  o  di  esclusione  del vincitore nel primo
trimestre  del  primo  anno  di  corso,  e' facolta' del Collegio dei
docenti  valutare  l'opportunita'  di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
   In  base all'art. 19, comma 3 del Regolamento di ateneo in materia
di  scuole  di  dottorato  di  ricerca  e  a  quanto  precedentemente
deliberato  dal  Collegio  dei  docenti,  la Commissione esaminatrice
ammettera'  in  soprannumero,  in  misura  non eccedente il 12,5% del
totale  dei  posti  attivati,  candidati  idonei nella graduatoria di
merito appartenenti ad una della seguenti categorie:
    candidati  extracomunitari  che risultino assegnatari di borsa di
studio a qualsiasi titolo conferita;
    candidati  appartenenti  a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo   intergovernativo   seguito   da  apposita  convenzione  con
l'Ateneo,  senza  oneri  finanziari  obbligatori per l'Universita' di
Trento;
    assegnisti  di  ricerca,  ai  sensi  dell'art.  51 della Legge n.
449/1997.

        
      
                               Art. 9.
          Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato
   I  candidati  utilmente  collocati  nella  graduatoria  di  merito
dovranno  presentare  o  fare  pervenire  domanda  di iscrizione alla
scuola di dottorato in carta legale al seguente indirizzo:
    Universita' degli studi di Trento
    Direzione  didattica  e servizi agli studenti - Ufficio dottorati
ed esami di stato
    Via Inama n. 5 - 38100 Trento (ITALIA)
entro  15  giorni  a  decorrere  dal  giorno  successivo  a quello di
pubblicazione     della     graduatoria     finale    alla    pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
   La  domanda  dovra' essere corredata, ove previsto, della ricevuta
del  pagamento  della  Tassa  provinciale  per il diritto allo studio
universitario (TDS).
   Nella   domanda   di   iscrizione  (disponibile  presso  l'ufficio
dottorati     di     ricerca     e     scaricabile    alla    pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott.htm) il candidato dichiara:
    di  chiedere/non  chiedere  l'erogazione  della  borsa  di studio
(anche  i  vincitori  non beneficiari di borsa devono effettuare tale
opzione  nell'eventualita'  che un candidato avente titolo alla borsa
vi rinunci);
    di  essere/non  essere  titolare di una borsa di studio conferita
del  Governo  italiano nell'ambito dei programmi di cooperazione allo
sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici;
    di  avere/non  avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio  (anche per un solo anno) per un corso di dottorato di ricerca
in Italia;
    di  non  essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di  diploma,  di  laurea,  a  scuole  di  specializzazione,  ad altre
scuole/corsi  di  dottorato  e  a  master  di  I e II livello fino al
conseguimento  del  titolo.  In  caso  affermativo,  di  impegnarsi a
sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso;
    di   essere/non   essere   in   servizio   presso   una  pubblica
amministrazione o altro ente pubblico italiano;
    di  impegnarsi  a  richiedere  preventivamente  al  Collegio  dei
docenti  l'autorizzazione  allo  svolgimento  di  eventuali attivita'
lavorative;
    di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento della
propria residenza e recapito.
   I  vincitori  non  UE  in  possesso  di  un  titolo accademico non
conseguito  in  Italia,  e  i  vincitori  UE in possesso di un titolo
accademico  conseguito  in  un  Paese  non UE, dovranno presentare la
dichiarazione   di  valore  ed  il  certificato  relativo  al  titolo
accademico  conseguito  con esami e votazioni, tradotto e legalizzato
dalle  rappresentanze  diplomatiche o consolari italiane del Paese al
cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato entro il
31 ottobre 2008.
   I  vincitori  che  non  presentano  la  domanda  di ammissione nel
termine  di  15  giorni, decorrente dal giorno successivo a quello di
pubblicazione   della   graduatoria   finale  alla  pagina  Internet:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm       sono       considerati
rinunciatari  e  i posti corrispondenti sono messi a disposizione dei
candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.

        
      
                              Art. 10.
                           Borse di studio
   Le  borse  di  studio  sono  assegnate  in  base  alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice.
   Qualora   l'avente   titolo  rinunci  alla  borsa  subentra  altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria.
   In  presenza  di  una o piu' borse di dottorato finanziate da enti
esterni,  i  candidati possono scegliere di quale fruire in relazione
alla  loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la
borsa  finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a
specifiche   tematiche  di  tesi,  il  candidato  puo'  scegliere  se
accettare  la  borsa  o  rinunciarvi.  In  caso  di  accettazione  il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato  e,  a  consegnare,  all'ottenimento  del titolo, una copia
della tesi all'ente finanziatore stesso.
   L'importo  annuo  netto  per  il 2008 (vedi nota 1) della borsa di
studio ammonta a:
    euro 9.876,33 per i dottorandi residenti in Italia;
    euro  10.561,54 per i dottorandi residenti all'estero che possono
applicare la convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale;
    euro  10.173,21  per i dottorandi residenti in Italia iscritti ad
altre forme assicurative obbligatorie.
   Le   somme   vengono  erogate,  di  norma,  a  cadenza  bimestrale
anticipata, salvo recupero di indebito per le ipotesi di esclusione o
sospensione del dottorando.
   Le  borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da   istituzioni  nazionali  o  straniere  utili  ad  integrare,  con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
   La  borsa  di  studio  e'  aumentata  del  50%  per  i  periodi di
permanenza all'estero autorizzati dal coordinatore o dal Collegio dei
docenti.
   Previo   mantenimento   dei   requisiti   di   merito,  la  durata
dell'erogazione  della  borsa di studio e' pari all'intera durata del
ciclo.
   Le  sospensioni  della  frequenza  del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.


(1)  Alla data di emanazione del presente bando, la normativa vigente
stabilisce  ex  art.  2 comma 26 della legge n. 335/1995 e successive
modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato e' assoggettabile
a  contributo  INPS,  pari  al  17% o 24,72%, di cui 1/3 a carico del
dottorando.

        
      
                              Art. 11.
                  Obblighi e diritti dei dottorandi
   I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e
di  compiere  continuativamente  attivita'  di  studio  e di ricerca,
secondo  i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando.
   I dottorandi  impegnati in un programma di co-tutela di tesi hanno
altresi'  l'obbligo  di  seguire  le attivita' di studio e di ricerca
fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera.
   Ogni  dottorando,  nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e
la  fine  del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo
minimo  di  sei  mesi  (non  necessariamente continuativi) di ricerca
presso  istituti  stranieri,  salva  espressa deroga del Collegio dei
docenti su richiesta dell'interessato.
   A  seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il Collegio dei docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
Rettore la sua esclusione dalla Scuola.
   Le  borse  di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento  di  una  specifica  attivita'  di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
   L'Universita'  garantisce  nel  periodo  di frequenza del corso la
copertura   assicurativa  per  infortuni  e  responsabilita'  civile,
limitatamente  alle  attivita'  che  si  riferiscono  al Dottorato di
Ricerca.
   Il  pubblico  dipendente  ammesso  al  dottorato  di  ricerca puo'
domandare  di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata
del  corso  di  dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza
assegni,  e  puo'  usufruire  della borsa di studio, ove ricorrano le
condizioni richieste.
   In  caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa
di  studio,  o  di  rinuncia  a  questa, l'interessato in aspettativa
conserva  il  trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento  da  parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato  il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
dottorato  di  ricerca,  il  rapporto di lavoro con l'amministrazione
pubblica  cessi  per volonta' del dipendente nei due anni successivi,
e'  dovuta  la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso
di dottorato.

        
      
                              Art. 12.
                      Conseguimento del titolo
   A  conclusione  del  ciclo, il dottorando sostiene un esame finale
davanti  ad  una  Commissione  giudicatrice  nominata dal Rettore, su
designazione  del  Collegio dei docenti in conformita' al regolamento
di ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca.
   Il  dottorando  discute  la  tesi  nella  lingua concordata con il
coordinatore.
   Il  dottorando,  che  abbia  sostenuto  l'esame  finale  con esito
positivo, consegue il titolo di dottore di ricerca.
   Il  rilascio  della certificazione del conseguimento del titolo e'
subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale
nell'archivio  istituzionale  d'ateneo  ad  accesso  aperto,  che  ne
garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura
dell'Universita'  effettuare  il  deposito a norma di legge presso le
biblioteche nazionali di Roma e di Firenze.

        
      
                            Art. 12-bis.
                          Dottorato europeo
   Il   dottorato   prevede   la   possibilita'   di   conseguire  il
riconoscimento  di  carattere  europeo  a  condizione  che rispetti i
requisiti  richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei rettori
dell'Unione europea, formulata al congresso di Salamanca del 1991.
   In particolare, in questi casi:
    1.  la  tesi  dottorale  dovra'  essere  approvata  da almeno due
docenti,   di   almeno   due   istituzioni  di  istruzione  superiore
appartenenti  a  due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi
sara' discussa;
    2.  almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara' un
professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui la
tesi sara' discussa;
    3.  almeno una parte della discussione della tesi avverra' in una
lingua  ufficiale  diversa  da  quella  dello  Stato  in cui ha luogo
l'esame finale;
    4.  la  preparazione  della  tesi  avra'  luogo  con attivita' di
ricerca  che  preveda  la permanenza all'estero in uno Stato europeo,
per  almeno  un  trimestre,  presso  le  strutture universitarie e di
ricerca  che  hanno  aderito  o  dichiarato  la  disponibilita'  alla
collaborazione con il dottorato.

        
      
                              Art. 13.
                   Trattamento dei dati personali
   L'Universita'  degli  studi  di  Trento, in attuazione del decreto
legislativo  n.  196/2003  «Codice  in materia di protezione dei dati
personali»,  si  impegna  a  utilizzare  i dati personali forniti dal
candidato  per  l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini
istituzionali.
   La  partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di  cui  alla  succitata legge espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano  pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli studi di
Trento.

        
      
                              Art. 14.
                        Norme di riferimento
   Per  quanto  non  previsto  dal  presente  bando si fa riferimento
all'art.  4  della  legge  n.  210  del  3  luglio  1998,  al decreto
ministeriale  n. 224 del 30 aprile 1999 e al regolamento di ateneo in
materia  di  scuole  di  dottorato  di  ricerca,  emanato con decreto
rettorale  n.  997  del 16 dicembre 2003 e successivamente modificato
con decreto rettorale n. 359 del 19 aprile 2006.
    Trento, 30 giugno 2008
                                              p. Il Rettore: Fedrizzi