Concorso per MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l'unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo stampa.

CONCORSO

Attenzione, il bando selezionato non è attivo, poichè è scaduto il termine per la presentazione della domanda


Tipologia CONCORSO
Tipologia Contratto
Posti 0
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 39 del 19-05-2020
Sintesi: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE CONCORSO (Scad. 18-06-2020) Indizione, per l'anno 2020, della sessione degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di agrotecnico e di agrotecnico laureato. (Ordinanza n. 5). ...
Ente: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Regione: LAZIO
Provincia: ROMA
Comune: ROMA
Data di inserimento: 19-05-2020
Data Scadenza bando 18-06-2020
Condividi

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE

CONCORSO (Scad. 18-06-2020)

Indizione, per l'anno 2020, della sessione degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di agrotecnico e di agrotecnico laureato. (Ordinanza n. 5).

 
                     IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE 
 
    Visto l'art. 33, comma 5, della Costituzione; 
    Vista la  direttiva  2005/36/CE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio dell'Unione europea; 
    Vista la  direttiva  2013/55/UE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio dell'Unione europea; 
    Vista  la  legge  8  dicembre  1956,   n.   1378   e   successive
modificazioni, recante norme sugli esami di Stato per  l'abilitazione
all'esercizio delle professioni; 
    Vista la legge  6  giugno  1986,  n.  251,  recante  «Istituzione
dell'albo professionale degli agrotecnici» cosi' come  modificata  ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della  legge  28
febbraio 2008, n. 31, dall'art. 51 del decreto legislativo  26  marzo
2010, n. 59 e dall'art. 1, commi 151 e  152,  della  legge  4  agosto
2017, n. 124; 
    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive  modificazioni
ed  integrazioni,  recante   norme   in   materia   di   procedimento
amministrativo e di diritto di accesso; 
    Vista il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.  297  recante  il
testo unico delle disposizioni legislative in materia di  istruzione,
relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed in particolare l'art.
197, comma 3; 
    Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni,  concernente  la   riforma   dell'organizzazione   del
Governo; 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni pubbliche; 
    Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, concernente
l'attuazione della direttiva 2005/36/CE  relativa  al  riconoscimento
delle qualifiche professionali ed in particolare il titolo III; 
    Vista  la  legge  30   dicembre   2010,   n.   240,   concernente
l'organizzazione  delle  universita',  di  personale   accademico   e
reclutamento e, in particolare, l'art. 17; 
    Vista la legge 24 marzo 2012, n. 27, recante disposizioni urgenti
per  la  concorrenza,  lo  sviluppo   delle   infrastrutture   e   la
competitivita' e, in particolare, l'art. 9, comma 6; 
    Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101,  concernente
l'adeguamento  della  normativa  nazionale  alle   disposizioni   del
regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio  del
27 aprile 2016, relativo alla protezione delle  persone  fisiche  con
riguardo al trattamento dei dati personali; 
    Visto il decreto legislativo  15  giugno  2015,  n.  81,  recante
disciplina  organica  dei  contratti  di  lavoro  e  revisione  della
normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1,  comma  7,  della
legge 10 dicembre 2014, n. 183, ed in particolare l'art. 45; 
    Vista la legge 13 luglio  2015,  n.  107,  recante  «Riforma  del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti» ed in particolare  l'art.  1,
comma 52; 
    Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n.  61,  concernente
la revisione  dei  percorsi  dell'istruzione  professionale,  nonche'
raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a
norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio
2015, n. 107; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
n. 642 e successive  modificazioni  ed  integrazioni  in  materia  di
imposta di bollo; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  28  dicembre
2000, n. 445, cosi' come modificato dal decreto  legislativo  del  28
dicembre 2013, n. 154, concernente  il  testo  unico  in  materia  di
documentazione amministrativa; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio  1998,
n.  323,  «Regolamento  recante  disciplina  degli  esami  di   Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria  superiore  a
norma dell'art. 1 della  legge  10  dicembre  1997,  n.  425»  ed  in
particolare l'art. 15, comma 8, il  quale  dispone  che  «Il  diploma
rilasciato in esito all'esame di Stato negli istituti  professionali,
e' equipollente a quello che si ottiene presso gli  istituti  tecnici
di analogo indirizzo»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5  giugno  2001,
n. 328,  recante  modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina  dei
requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative  prove
per l'esercizio di talune professioni, nonche' della  disciplina  dei
relativi ordinamenti, ed particolare l'art. 55, cosi' come modificato
dall'art. 1, comma 52 della legge n. 107/2015 sopracitata; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15  marzo  2010,
n. 87, come modificato dal decreto del  Presidente  della  Repubblica
del 31 luglio 2017, n. 133,  recante  norme  per  il  riordino  degli
istituti  professionali  a  norma  dell'art.   64,   comma   4,   del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed  in  particolare  l'allegato  D
contenente la tabella  di  confluenza  dei  percorsi  degli  istituti
professionali previsti dall'ordinamento previgente; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7  agosto  2012,
n. 137, regolamento recante riforma degli  ordinamenti  professionali
e, in particolare, l'art. 6; 
    Visto  il  decreto  ministeriale  6  marzo  1997,  n.   176,   di
approvazione  del  regolamento   per   gli   esami   di   Stato   per
l'abilitazione all'esercizio della libera professione di  agrotecnico
il quale, all'art. 1, comma 1, dispone che  gli  esami  hanno  luogo,
ogni anno, in un'unica sessione indetta con  ordinanza  del  Ministro
della pubblica istruzione, d'ora in avanti denominato «Regolamento»; 
    Visto il  decreto  ministeriale  del  22  ottobre  2004,  n  270,
concernente modifiche al  regolamento  recante  norme  sull'autonomia
didattica degli atenei di cui al decreto ministeriale n. 509/1999; 
    Visto  il  decreto  ministeriale  4  agosto  2000,   cosi'   come
modificato  dal  decreto  ministeriale   16   marzo   2007,   recante
«Disciplina delle classi di laurea»; 
    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
gennaio 2008, recante linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione  degli
istituti tecnici superiori - I.T.S.-, emanato ai sensi  dell'art.  1,
comma 631, della legge n. 296/2006; 
    Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca 7 settembre 2011,  di  concerto  con  il  Ministro  del
lavoro e delle politiche sociali, adottato ai sensi  della  legge  17
maggio 1999, n.  144,  art.  69,  comma  1,  recante  norme  generali
concernenti i diplomi degli I.T.S. e  relative  figure  nazionali  di
riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di  cui
agli articoli 4, comma 3, e 8, comma 2, del  decreto  del  Presidente
del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008; 
    Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, di  concerto  con  il  Ministro  del  lavoro  e  delle
politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro
dell'economia e finanze, del 7 febbraio 2013, n. 93 con il quale sono
state adottate le linee guida in attuazione dell'art.  52,  comma  2,
della legge n. 35 del 4 aprile 2012; 
    Visto il decreto  del  Ministro  del  lavoro  e  delle  politiche
sociali di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita'
e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle  finanze  del  12
ottobre  2015,   recante   definizione   degli   standard   formativi
dell'apprendistato  e  criteri  generali  per  la  realizzazione  dei
percorsi di apprendistato, in attuazione dell'art. 46, comma  1,  del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ed in  particolare  l'art.
4, comma 5 e l'art. 5, comma 9; 
    Visto  il  decreto  del  direttore  generale  degli   ordinamenti
scolastici del 27 luglio 2011 prot. n. 5213, di delega  ai  direttori
generali degli uffici scolastici regionali ed ai sovrintendenti delle
Provincie di Trento e Bolzano; 
    Visto  il  parere  reso  in  data  16  giugno  2015  dall'ufficio
legislativo di questo Ministero sull'accesso  agli  esami  abilitanti
alle professioni di perito agrario, perito industriale,  geometra  ed
agrotecnico e condiviso dall'Ufficio di Gabinetto con nota  prot.  n.
27133 del 28 settembre 2015; 
    Visto il parere espresso dal Consiglio  universitario  nazionale,
reso in data 15 marzo 2017 ed acquisito dalla DGOSV il 7 aprile 2017,
prot.  3786,  in  merito  alla  richiesta  presentata  dal  Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - Dipartimento  per
la formazione superiore e per la ricerca - direzione generale per  lo
studente, lo sviluppo  e  l'internazionalizzazione  della  formazione
superiore - con nota n. 7432 del 13 marzo 2017, al fine di integrare,
con l'indicazione delle lauree specialistiche e magistrali, i  titoli
di accesso agli esami di Stato; 
    Visto l'art. 101, comma 1, del decreto-legge del 17  marzo  2020,
n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24  aprile  2020,  n.
27, concernente  «Misure  di  potenziamento  del  Servizio  sanitario
nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e  imprese
connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19»; 
    Visti gli articoli 4, 5 e 6 del decreto-legge 8 aprile  2020,  n.
22,  concernente  «Misure  urgenti  sulla  regolare   conclusione   e
l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami
di Stato»; 
    Vista la sentenza del Consiglio di Stato n. 2209/2020, pubblicata
il 2 aprile 2020; 
 
                               Ordina: 
 
 
                               Art. 1 
 
 
    1. E' indetta, per l'anno 2020, la sessione degli esami di  Stato
per  l'abilitazione  all'esercizio  della   libera   professione   di
agrotecnico e di agrotecnico laureato. 
    2. Ai soli fini dell'individuazione dei titoli di accesso  e  dei
conseguenti,  ulteriori,  requisiti  posseduti  dai   candidati,   si
applicano le seguenti definizioni: 
      candidato agrotecnico: il candidato in possesso del diploma  di
istruzione secondaria superiore  di  agrotecnico,  ovvero  di  perito
agrario, ai sensi dell'art. 15, comma 8, del decreto  del  Presidente
della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, conseguito  presso  istituti
professionali di Stato per l'agricoltura e l'ambiente, nonche' presso
istituti tecnici agrari statali paritari  e  legalmente  riconosciuti
oppure in  possesso  del  diploma  afferente  al  settore  «Servizi»,
indirizzo «Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale» di cui  al
decreto del Presidente della  Repubblica  15  marzo  2010,  n.  87  o
diploma equipollente ai sensi dell'art. 15, comma 8, del decreto  del
Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,  n.  323,  unitamente  al
possesso di uno dei requisiti previsti dall'art. 2, comma 1,  lettere
A, B, C, D, E, F, G ed H della presente ordinanza; 
      candidato agrotecnico laureato: il candidato in possesso di: 
        diploma universitario triennale di cui all'art. 2 della legge
19 novembre 1990,  n.  341,  tra  quelli  indicati  nella  tabella  A
allegata al decreto del  Presidente  della  Repubblica  n.  328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella  tabella  C  allegata
alla presente ordinanza; 
        laurea di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001 e riportate nella
tabella D,  allegata  alla  presente  ordinanza,  comprensiva  di  un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato  decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche  secondo  le  modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a  9,  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137; 
        ai sensi del  parere  espresso  dal  Consiglio  universitario
nazionale in data  15  marzo  2017,  citato  nelle  premesse,  lauree
specialistiche di cui al decreto del Ministro dell'istruzione e della
ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre  1999,  n.  509,  lauree
magistrali  di  cui  al   decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 22 ottobre 2004, n.  270,  cosi'
come riportate nella tabella E,  allegata  alla  presente  ordinanza,
nonche' i relativi  diplomi  di  laurea,  di  durata  quadriennale  o
quinquennale,   dell'ordinamento   previgente   ai   citati   decreti
ministeriali ed equiparati alle lauree specialistiche e  alle  lauree
magistrali  ai  sensi  del  decreto  del  Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 9 luglio 2009. 
    3. La sessione di esami - ed i relativi programmi riportati nella
tabella B della presente ordinanza - e' unica per tutti  i  candidati
di cui al precedente comma. 
                               Art. 2 
 
                       Requisiti di ammissione 
 
 
    1. Alla sessione d'esami sono ammessi i candidati agrotecnici  in
possesso  del  diploma  di   istruzione   secondaria   superiore   di
agrotecnico, ovvero di perito agrario, ai sensi dell'art.  15,  comma
8, del decreto del Presidente della Repubblica  23  luglio  1998,  n.
323,  conseguito  presso  istituti   professionali   di   Stato   per
l'agricoltura e l'ambiente, nonche' presso  istituti  tecnici  agrari
statali paritari e legalmente riconosciuti  oppure  in  possesso  del
diploma  afferente  al  settore  «Servizi»,  indirizzo  «Servizi  per
l'agricoltura e lo sviluppo rurale» di cui al decreto del  Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 o diploma equipollente ai sensi
dell'art. 15, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 23
luglio  1998,  n.  323  citato  in  premessa,  che,  alla   data   di
presentazione della domanda: 
      A - abbiano completato il tirocinio professionale della  durata
massima di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del  decreto
del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012,  n.  137,  secondo  le
modalita' indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9,  del  citato  decreto
del Presidente della  Repubblica  7  agosto  2012,  n.  137,  ovvero,
sussistendone i presupposti, secondo le modalita' di cui  al  decreto
del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con  il
Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca  e  il
Ministro dell'economia e delle finanze del 12 ottobre 2015. La durata
e le modalita' di svolgimento del  tirocinio  di  cui  alla  presente
lettera A si osservano, per l'eventuale periodo residuo necessario al
raggiungimento dei diciotto mesi, anche nei  confronti  di  coloro  i
quali hanno iniziato ma non terminato entro  il  15  agosto  2012  il
tirocinio secondo le tipologie di cui alle successive lettere B, C, D
ed E di cui al  presente  comma.  Lo  svolgimento  del  tirocinio  si
considera completato per i soggetti che, pur non avendo completato il
loro tirocinio nella  misura  prevista  dal  previgente  ordinamento,
abbiano maturato il nuovo  termine  (diciotto  mesi)  introdotto  con
effetto  retroattivo  e  immediato  dall'art.  6  del   decreto   del
Presidente della Repubblica n. 137/2012; 
      B - abbiano completato il periodo di tirocinio,  ove  previsto,
svolto in tutto  o  in  parte  durante  il  corso  di  studi  secondo
modalita' stabilite con le convenzioni stipulate  fra  gli  ordini  o
collegi, le universita', con gli istituti di istruzione secondaria  o
con gli enti che svolgono attivita'  di  formazione  professionale  o
tecnica superiore ai sensi dell'art.  6,  comma  1  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, ovvero secondo  le
modalita' disposte dall'art. 6, comma 4, del decreto  del  Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137; 
      C - abbiano completato, entro il 15 agosto 2012, il periodo  di
pratica biennale, presso un agrotecnico o  un  perito  agrario  o  un
dott. in scienze agrarie o  forestali  iscritti  ai  rispettivi  albi
professionali da almeno un triennio ai sensi dell'art.  1,  comma  2,
lettera a) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della  legge  28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26  marzo
2010, n. 59; il periodo di pratica  si  considera  completato  per  i
soggetti che, pur non  avendo  completato  il  loro  tirocinio  nella
misura biennale prevista  dal  previgente  ordinamento  entro  il  15
agosto 2012, abbiano comunque maturato  il  nuovo  termine  (diciotto
mesi), introdotto con effetto retroattivo ed  immediato  dall'art.  6
del decreto del Presidente della Repubblica n. 137/2012; 
      D - abbiano compiuto, entro  il  15  agosto  2012,  un  periodo
biennale di formazione e lavoro, con mansioni proprie dei  titoli  di
cui al comma 1 del presente articolo, ai sensi dell'art. 1, comma  2,
lettera b) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della  legge  28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26  marzo
2010,  n.  59;  il  periodo  di  formazione  e  lavoro  si  considera
completato per i soggetti che, pur non avendo completato  il  periodo
nella misura biennale prevista dal previgente ordinamento entro il 15
agosto 2012, abbiano comunque maturato  il  nuovo  termine  (diciotto
mesi), introdotto con effetto retroattivo ed  immediato  dall'art.  6
del decreto del Presidente della Repubblica n. 137/2012; 
      E - abbiano completato, entro il 15  agosto  2012,  il  periodo
almeno triennale di attivita' tecnico subordinata, anche al di  fuori
di uno studio professionale, con mansioni proprie dei titoli  di  cui
al comma 1 del presente articolo, ai  sensi  dell'art.  1,  comma  2,
lettera c) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della  legge  28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26  marzo
2010, n. 59; il periodo di attivita' tecnico subordinata si considera
completato per i soggetti che, pur non avendo completato  il  periodo
nella misura triennale prevista dal previgente ordinamento  entro  il
15 agosto 2012, abbiano comunque maturato il nuovo termine  (diciotto
mesi), introdotto con effetto retroattivo ed  immediato  dall'art.  6
del decreto del Presidente della Repubblica n. 137/2012; 
      F - abbiano completato, entro la  data  prevista  per  la  loro
soppressione ai sensi dell'art. 7 della legge del 19  novembre  1990,
n. 340, un periodo biennale di frequenza di apposita scuola superiore
diretta  a  fini  speciali,  istituita  ai  sensi  del  decreto   del
Presidente della Repubblica 10 marzo 1982,  n.  162,  finalizzata  al
settore della specializzazione relativa al diploma ai sensi dell'art.
2, comma 3, della legge 2 febbraio 1990, n. 17, ai sensi dell'art. 1,
comma 2, lettera d) della legge 6 giugno  1986,  n.  251  cosi'  come
modificata ed integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal  decreto
del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378,  dall'art.  26
della legge 28 febbraio 2008,  n.  31  e  dall'art.  51  del  decreto
legislativo 26 marzo 2010 n. 59; 
      G - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al  comma
1  del  presente  articolo,  della  certificazione  di  istruzione  e
formazione tecnica superiore di cui agli allegati C e D  del  decreto
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca,  di
concerto, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del 7
febbraio 2013, n. 91, adottato ai sensi dell'art. 69, comma 1,  della
legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente la definizione dei percorsi
di specializzazione tecnica superiore - I.F.T.S. - di cui al capo III
del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008
citato nelle premesse, comprensivi di tirocini non  inferiori  a  sei
mesi coerenti con le attivita' libero  professionali  previste  dalla
sezione dell'albo cui si ha titolo ad accedere. Il Collegio nazionale
degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati accerta la sussistenza
della detta coerenza, da valutare in  base  a  criteri  uniformi  sul
territorio   nazionale.   Eventuali,   motivati   giudizi   negativi,
preclusivi   dell'ammissione   agli   esami,   sono   tempestivamente
notificati agli interessati; 
      H - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al  comma
1 del  presente  articolo,  del  diploma  rilasciato  dagli  istituti
tecnici superiori - I.T.S. -, di cui al capo II del suddetto  decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008, purche' il
percorso formativo frequentato sia comprensivo del tirocinio  di  sei
mesi coerente con le attivita' libero  professionali  previste  dalla
sezione dell'albo cui si ha titolo ad accedere. Il Collegio nazionale
degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati accerta la sussistenza
della detta coerenza, da valutare in  base  a  criteri  uniformi  sul
territorio   nazionale.   Eventuali,   motivati   giudizi   negativi,
preclusivi   dell'ammissione   agli   esami,   sono   tempestivamente
notificati agli interessati. 
    2. Alla sessione d'esami  sono  ammessi,  altresi',  i  candidati
agrotecnici laureati in  possesso  di  uno  dei  seguenti  titoli  in
coerenza con le corrispondenti sezioni: 
      A - diploma universitario triennale di  cui  all'art.  2  della
legge 19 novembre 1990, n. 341, tra quelli indicati nella  tabella  A
allegata al decreto del  Presidente  della  Repubblica  n.  328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella  tabella  C  allegata
alla presente ordinanza; 
      B - laurea, di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma  2,
del decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001  e  riportate
nella tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di  un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato  decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche  secondo  le  modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a  9,  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica 7 agosto  2012,  n.  137,  ovvero,  sussistendone  i
presupposti, secondo le modalita' di cui al decreto del Ministro  del
lavoro  e  delle  politiche  sociali  di  concerto  con  il  Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca  ed  il  Ministro
dell'economia e delle finanze del 12 ottobre 2015; 
      C - lauree  specialistiche  di  cui  al  decreto  del  Ministro
dell'istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica 3  novembre
1999, n. 509, lauree  magistrali  di  cui  al  decreto  del  Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca  del  22  ottobre
2004, n. 270, cosi' come riportate  nella  tabella  E  allegata  alla
presente ordinanza, nonche' i relativi diplomi di laurea,  di  durata
quadriennale o quinquennale, dell'ordinamento  previgente  ai  citati
decreti ministeriali ed equiparati alle lauree specialistiche ed alle
lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 9 luglio 2009; 
      D - in applicazione dell'art. 6, comma 4, del decreto-legge  n.
22/2020, sono ammessi agli esami i candidati che  si  siano  laureati
all'ultima sessione dell'A.A. 2018/2019, prorogata al  15  giugno  ai
sensi dell'art. 101, comma 1, del decreto-legge n. 18  del  17  marzo
2020, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. 
    3. Sono ammessi alla sessione d'esami, inoltre, i  candidati  che
al momento  della  presentazione  della  domanda  di  ammissione  non
abbiano completato il tirocinio  ma  che  comunque  lo  completeranno
entro e non oltre il giorno antecedente la prima prova d'esame. 
    Il collegio, effettuate le verifiche di  competenza,  provvedera'
ad inviare in tempo utile alle commissioni d'esame il certificato  di
compiuta pratica. 
                               Art. 3 
 
                            Sedi di esame 
 
 
    1. Sono sedi di esame gli istituti  professionali  ad  indirizzo:
«Agricoltura,  sviluppo  rurale,  valorizzazione  dei  prodotti   del
territorio e gestione delle risorse  forestali  e  montane»  (decreto
legisaltivo n. 61/2017):  nella  tabella  A  allegata  alla  presente
ordinanza  sono  indicati  gli  istituti  comunicati   dagli   uffici
scolastici regionali per lo svolgimento delle prove. 
    Con successivo, apposito provvedimento verra' reso noto in  quali
degli istituti di cui alla predetta  tabella  A  si  insedieranno  le
commissioni esaminatrici. Gli esami si svolgono in sede  regionale  o
interregionale. 
    2. Qualora in qualche istituto scolastico  i  candidati  iscritti
risultino, rispettivamente, in numero inferiore o superiore ai limiti
indicati nell'art.  9  del  regolamento,  possono  essere  costituite
commissioni  per  candidati  provenienti  da  diverse  sedi  o   piu'
commissioni operanti nella medesima sede. 
    3. Qualora gli istituti scolastici individuati quali sedi d'esame
dovessero risultare inutilizzabili per motivi contingenti, ovvero per
ridefinizione della rete scolastica ovvero qualora  il  numero  delle
domande pervenute ecceda  le  possibilita'  ricettive  dell'istituto,
possono essere costituite commissioni ubicate, ove necessario,  anche
presso istituti, della stessa o di altra  provincia,  non  menzionati
nella detta tabella A. 
    4. Degli eventuali provvedimenti di cui ai precedenti commi 2 e 3
viene dato tempestivo avviso ai candidati interessati per il  tramite
del Collegio nazionale presso il quale, secondo quanto  disposto  dal
successivo art. 4, sono presentate le domande. 
                               Art. 4 
 
Domanda di  ammissione  -  modalita'  di  presentazione  -  termine -
                             esclusioni 
 
 
    1. I candidati devono presentare, entro il termine perentorio  di
trenta giorni dalla  pubblicazione  della  presente  ordinanza  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  -  4ª  Serie  speciale
«Concorsi ed esami» - la domanda di ammissione agli esami, unitamente
ai documenti di rito, all'istituto, indicato nella tabella A, da loro
prescelto. 
    2. Le domande, indirizzate al dirigente scolastico  dell'istituto
indicato nella tabella A, devono, pero', essere inviate  al  Collegio
nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici  laureati,  il  quale
provvedera' agli adempimenti  previsti  dall'art.  7  della  presente
ordinanza. 
    Le domande devono pervenire al collegio di cui al presente  comma
2 secondo una delle seguenti modalita': 
      a) tramite posta elettronica certificata - PEC -  all'indirizzo
agrotecnici@pecagrotecnici.it  fa  fede  la  stampa   che   documenta
l'inoltro della PEC; 
      b) a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento  al  seguente
indirizzo: Collegio nazionale degli agrotecnici e  degli  agrotecnici
laureati - ufficio di presidenza -  poste  succursale  n.  1 -  47122
Forli': fa  fede  il  timbro  dell'ufficio  postale  accettante,  cui
compete la spedizione; 
      c) a mano: fa fede l'apposita  ricevuta  che  viene  rilasciata
agli interessati  sia  dall'istituto  scolastico  sia  dal  collegio,
redatta su carta intestata, recante  la  firma  dell'incaricato  alla
ricezione delle istanze, la data di presentazione  ed  il  numero  di
protocollo. 
    3. Non sono ammessi agli esami i candidati che abbiano spedito le
domande con i documenti oltre il termine di scadenza stabilito  quale
ne sia la causa, e coloro i quali risultino sprovvisti dei  requisiti
prescritti dal precedente art. 2, salvo quanto previsto dal  comma  3
del medesimo articolo. 
    4. L'esclusione puo' avere luogo in qualsiasi momento, quando  ne
siano emersi i motivi, anche durante lo svolgimento degli esami. 
    5.  A  norma  dell'art.  12  del   regolamento   le   commissioni
esaminatrici verificano  il  possesso  da  parte  dei  candidati  dei
requisiti prescritti per  l'ammissione  agli  esami  e  vigilano  sul
regolare svolgimento delle prove. Qualora venga accertata la mancanza
o  la  irregolare  documentazione  di  uno  dei  requisiti   indicati
nell'art. 2 della presente ordinanza o nei casi in cui si verifichino
frodi o comportamenti contrari alle  norme  relative  ai  doveri  dei
candidati  durante  lo  svolgimento  delle  prove,   le   commissioni
esaminatrici dispongono, con provvedimento  motivato,  l'annullamento
delle prove e l'esclusione degli interessati dal proseguimento  degli
esami. 
                               Art. 5 
 
             Domanda di ammissione - modello allegato 1 
 
 
    1. La domanda di ammissione agli esami va presentata  utilizzando
il modello allegato 1 alla presente ordinanza,  con  marca  da  bollo
(euro 16,00) e corredata della documentazione indicata nel successivo
art. 6. 
    La presentazione di altra domanda, per la sessione in  corso,  ad
un diverso istituto scolastico  comporta  l'esclusione  in  qualsiasi
momento dagli esami. 
    2. Il requisito del  tirocinio  effettuato,  ove  previsto,  deve
essere maturato entro e non oltre  il  giorno  antecedente  la  prima
prova d'esame. 
    3. I candidati diversamente abili devono, ai sensi  dell'art.  20
legge n. 104/1992, indicare nella domanda quanto loro necessario  per
lo svolgimento delle  prove  (specifici  ausili  ed  eventuali  tempi
aggiuntivi, come certificati da una competente struttura sanitaria in
relazione allo specifico stato ed alla tipologia di prove d'esame  da
sostenere). I medesimi attestano nella domanda, con dichiarazione  ai
sensi dell'art. 39 legge n. 448/ 1998, l'esistenza delle  «condizioni
personali richieste». 
    4. Ai sensi della normativa vigente, i dati personali forniti dai
candidati saranno  trattati  ai  soli  fini  dell'espletamento  delle
procedure connesse allo svolgimento degli esami. I candidati, a norma
delle disposizioni normative vigenti, hanno il diritto di accesso  ai
dati che li riguardano ed  il  diritto  di  far  rettificare  i  dati
erronei, incompleti o raccolti in difformita'  alle  disposizioni  di
legge. 
                               Art. 6 
 
               Domanda di ammissione - documentazione 
 
 
    1. Alla domanda di ammissione agli esami devono essere allegati i
seguenti documenti: 
      curriculum  in  carta  semplice,  sottoscritto  dal  candidato,
relativo  all'attivita'  professionale  svolta  ed   agli   eventuali
ulteriori studi compiuti; 
      eventuali pubblicazioni di carattere professionale; 
      ricevuta dalla quale risulti l'avvenuto versamento della  tassa
di ammissione agli esami dovuta all'erario nella misura di 49,58 euro
(art. 2, capoverso  3,  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 21 dicembre 1990). Il  versamento,  in  favore  dell'ufficio
locale dell'Agenzia delle entrate, deve essere effettuato presso  una
banca o  un  ufficio  postale  utilizzando  il  modello  F23  (codice
tributo: 729T; codice  ufficio:  quello  dell'Agenzia  delle  entrate
«locale» in relazione alla residenza anagrafica del candidato); 
      fotocopia non autenticata di un documento  di  identita'  (art.
38, comma 3, decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000); 
      elenco in  carta  semplice,  sottoscritto  dal  candidato,  dei
documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a  corredo  della
domanda. 
    2. Alla domanda di ammissione va altresi' allegata -  o  comunque
prodotta entro il termine di cui all'art. 7, comma 5, della  presente
ordinanza - la ricevuta di versamento del  contributo  di  1,55  euro
dovuto all'istituto scolastico a norma della legge 8  dicembre  1956,
n. 1378 e successive modificazioni.  Il  contributo  va  versato  sul
c/c - postale o bancario - indicato per ciascun  istituto  scolastico
di cui  alla  tabella  A;  qualora  l'istituto  che  ha  ricevuto  il
contributo non venga successivamente indicato quale sede d'esame,  il
dirigente scolastico  provvedera'  a  versare  il  contributo  stesso
all'istituto ove il candidato effettuera' gli esami. 
    3. Non deve essere richiesto ai candidati l'esborso, a  qualsiasi
titolo, di ulteriori somme di denaro  in  relazione  all'espletamento
degli esami di cui alla presente ordinanza ministeriale. 
                               Art. 7 
 
                 Adempimenti del Collegio nazionale 
 
 
    1. Dopo la  scadenza  del  termine  per  la  presentazione  delle
domande, il Collegio nazionale verifica la regolarita' delle  domande
ricevute  ed  utilmente   prodotte   e,   compiuto   ogni   opportuno
accertamento di competenza, anche per il tramite dei collegi  locali,
ai sensi dell'art. 6, comma 1 del regolamento, comunica, entro e  non
oltre i successivi quaranta  giorni,  al  Ministero  dell'istruzione,
dell'universita'  e  della  ricerca,  esclusivamente  tramite   posta
elettronica certificata all'indirizzo dgosv@postacert.istruzione.it 
      il numero dei candidati in possesso dei  requisiti,  ammessi  a
sostenere gli esami, ai fini della determinazione  del  numero  delle
commissioni da nominare. La comunicazione deve essere inoltrata anche
nell'ipotesi che non sia pervenuta alcuna domanda; 
      un unico elenco nominativo,  in  stretto  ordine  alfabetico  e
numerico, dei candidati ammessi a sostenere gli esami,  con  espressa
indicazione  del  titolo  di  studio  posseduto,  per  consentire  al
Ministero di provvedere alla loro assegnazione alle  commissioni.  Il
Collegio nazionale provvede a formare detto  elenco  previo  puntuale
controllo  (articoli  71  e  72  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica  n.  445/2000),  effettuato   anche   sulla   base   delle
attestazioni dei collegi locali di cui  all'art.  12,  comma  4,  del
regolamento, delle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati nelle
domande, con riferimento, in particolare,  al  possesso  di  uno  dei
requisiti di cui al precedente art. 2. 
    2. Nel predetto elenco vengono indicati, per ciascun candidato: 
      il cognome e il nome; 
      il luogo e la data di nascita; 
      il titolo di studio; 
      il requisito di ammissione posseduto, di cui al precedente art.
2, da indicare con la lettera corrispondente. 
    Accanto al nominativo dei candidati con requisiti  di  ammissione
(da indicare comunque) ancora in corso  di  maturazione  deve  essere
apposta anche la dicitura «Requisito in corso di maturazione» con  la
data prevista di acquisizione  che  non  puo'  essere  successiva  al
giorno antecedente la prima prova d'esame. 
    3. In  calce  al  medesimo  elenco,  datato  e  sottoscritto  dal
presidente del collegio, questi deve apporre attestazione di avvenuta
verifica della regolarita' delle domande ricevute e di aver  compiuto
ogni accertamento di competenza. 
    4.  Qualsiasi  variazione  al   predetto   elenco   deve   essere
tempestivamente  comunicata  al  Ministero  per  gli  adempimenti  di
competenza, tramite le modalita' di cui sopra. 
    5. Entro e non oltre il 4 novembre 2020,  il  Collegio  nazionale
provvede alla consegna delle domande ai  dirigenti  scolastici  degli
istituti ai quali sono  indirizzate.  Qualora  la  sede  d'esame  sia
diversa da quella ove  il  candidato  ha  presentato  la  domanda  di
partecipazione, il collegio medesimo  provvede  alla  consegna  delle
domande  ai  dirigenti  scolastici  degli  istituti  nei  quali,  con
apposito  provvedimento,  siano  state  assegnate   le   commissioni,
trattenendo  ai  propri  atti  una   fotocopia   della   domanda   di
partecipazione agli esami di ciascun candidato. Le domande, corredate
della relativa documentazione, devono essere  accompagnate  da  altro
originale  del  medesimo  elenco  di  cui  sopra  gia'  trasmesso  al
Ministero. Detto  elenco  e'  integrato  con  apposita  nota  recante
indicazione  di  eventuali  altre  variazioni  gia'   comunicate   al
Ministero. 
                               Art. 8 
 
                       Calendario degli esami 
 
 
    1. Gli esami hanno inizio in tutte le sedi nello stesso giorno  e
si svolgono secondo il calendario di seguito indicato: 
      17 novembre 2020,  ore  8,30:  insediamento  delle  commissioni
esaminatrici e riunione preliminare per gli adempimenti previsti  dal
regolamento; 
      18  novembre  2020,  ore  8,30:  prosecuzione  della   riunione
preliminare; 
      19 novembre 2020,  ore  8,30:  svolgimento  della  prima  prova
scritta; 
      20 novembre 2020, ore 8,30:  svolgimento  della  seconda  prova
scritta o scritto-grafica. 
    2. L'elenco e le votazioni dei candidati ammessi a  sostenere  le
prove orali ed il  calendario  relativo  alle  prove  stesse  vengono
notificati entro il giorno successivo  al  termine  della  correzione
degli elaborati,  mediante  affissione  all'albo  dell'istituto  sede
degli esami ed inoltrati, per conoscenza, al Collegio  nazionale,  al
quale spetta, in ogni  caso,  di  effettuare  al  riguardo  eventuali
comunicazioni individuali (art. 11, comma 5, regolamento). 
                               Art. 9 
 
                           Prove di esame 
 
 
    1.  I  candidati  debbono   presentarsi,   senza   altro   avviso
ministeriale e tenendo conto delle eventuali  comunicazioni  ricevute
dal Collegio nazionale (art. 3, comma 4, della  presente  ordinanza),
alle rispettive sedi di esame nei giorni e nell'ora indicati, per  lo
svolgimento delle prove scritte o scritto-grafiche, muniti di  valido
documento di riconoscimento. 
    2. Gli esami consistono in due prove scritte  o  scritto-grafiche
ed in una prova orale. Gli  argomenti  che  possono  formare  oggetto
delle prove d'esame sono indicati nell'allegata tabella B. 
    3. Il tempo assegnato ai candidati per lo svolgimento delle prove
scritte o scritto-grafiche viene indicato in calce alla traccia della
prova (art. 11, comma 1, regolamento). 
    4. Durante le prove e' consentita soltanto  la  consultazione  di
manuali tecnici e l'uso di strumenti di calcolo non  programmabili  e
non stampanti (art. 18, comma 4, regolamento). 
    5. Non sono consentite prove suppletive e, pertanto, i  candidati
che risultino, per qualsiasi motivo, assenti anche ad una sola  delle
prove scritte o scritto-grafiche sono esclusi dalla relativa sessione
di esami (art. 11, comma 7, regolamento). 
    6.  I  candidati  che,  per  comprovati  e   documentati   motivi
sottoposti   tempestivamente   alla   valutazione   discrezionale   e
definitiva della commissione esaminatrice,  non  siano  in  grado  di
sostenere  la  prova  orale  nel  giorno  stabilito  possono,   dalla
commissione  stessa,  essere  riconvocati  in  altra  data  ai  sensi
dell'art. 11, comma 8 e 9, del regolamento. 
                               Art. 10 
 
               Attivita' tecnico-agricola subordinata. 
          Esperienze formative. Requisiti e riconoscimento 
 
 
    1. Coloro che, in possesso dei titoli di  cui  all'art.  2  della
presente ordinanza, intendano far valere lo svolgimento di  attivita'
tecnico-agricola alle dipendenze  di  datori  di  lavoro  pubblici  e
privati, per l'ammissione  all'esame  di  abilitazione  all'esercizio
della professione, devono rivolgere  al  collegio  locale  nella  cui
circoscrizione  essi  risiedono   domanda   per   il   riconoscimento
dell'idoneita' dell'attivita' svolta. 
    2. L'attivita' di titolare di impresa agricola  e'  equiparata  a
quella di lavoro subordinato, condividendone le direttive generali  e
specifiche, a condizione che la stessa sia dimostrata tramite  valida
documentazione fiscale, amministrativa e previdenziale. 
                               Art. 11 
 
                               Rinvio 
 
 
    Per quanto non previsto dalla presente ordinanza, si osservano le
disposizioni contenute nel regolamento. 
                               Art. 12 
 
                         Clausola di riserva 
 
 
    E' fatta espressa riserva di emanare  ulteriori  indicazioni,  in
relazione allo svolgimento delle prove d'esame,  qualora  si  rendano
necessarie  in  considerazione  della  evoluzione  dello   stato   di
emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in  data  31  gennaio
2020 e dei provvedimenti normativi ad esso connessi. 
                               Art. 13 
 
                               Delega 
 
 
    Per l'emanazione di tutti i successivi  provvedimenti,  attuativi
delle disposizioni contenute nella presente  ordinanza  e'  conferita
delega al direttore generale per  gli  ordinamenti  scolastici  e  la
valutazione del sistema nazionale di istruzione. 
    La presente ordinanza sara' pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». 
      Roma, 14 maggio 2020 
 
                                                Il Ministro: Azzolina 
                                      ALLEGATO 1 - MODELLO DI DOMANDA 
 
DOMANDA DI AMMISSIONE ALLA SESSIONE, PER L'ANNO 2020, DEGLI ESAMI  DI
STATO DI  ABILITAZIONE  ALL'ESERCIZIO  DELLA  LIBERA  PROFESSIONE  DI
                 AGROTECNICO E AGROTECNICO LAUREATO 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico