Concorso per 35 segretari di legazione (lazio) MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

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Concorso

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Tipologia Concorso
Tipologia Contratto Assunzione
Posti 35
Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana N. 5 del 16-01-2018
Sintesi: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Concorso (Scad. 2 marzo 2018) Concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di Segretario di Legazione in prova ...
Ente: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Regione: LAZIO
Provincia: ROMA
Comune: ROMA
Data di inserimento: 16-01-2018
Data Scadenza bando 02-03-2018
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MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Concorso (Scad. 2 marzo 2018)

Concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di Segretario di Legazione in prova

 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
                   per le risorse e l'innovazione 
 
    Visto il testo unico approvato  con  il  decreto  del  Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive modifiche; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3  maggio  1957,
n. 686, e successive modifiche; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio  1967,
n. 18, e successive  modifiche  contenente  disposizioni  legislative
speciali riguardanti l'Ordinamento dell'amministrazione degli  Affari
esteri; 
    Visti la legge 28 luglio 1999, n. 266, e il  decreto  legislativo
24  marzo  2000,  n.  85,  concernenti  il  riordino  della  carriera
diplomatica; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9  maggio  1994,
n. 487, e successive modificazioni ed  integrazioni,  concernente  il
«Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e le  modalita'  di  svolgimento  dei  concorsi,  dei
concorsi unici  e  delle  altre  forme  di  assunzione  nei  pubblici
impieghi»; 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e  successive
modificazioni    ed    integrazioni,    recante    «Norme    generali
sull'ordinamento del lavoro  alle  dipendenze  delle  amministrazioni
pubbliche»; 
    Visto il decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  1°
aprile 2008, n. 72, recante il regolamento per il concorso di accesso
alla carriera diplomatica; 
    Visto il decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  28
gennaio 2013, n. 17, recante modifiche  al  predetto  regolamento  di
accesso alla carriera diplomatica; 
    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive  modificazioni
ed integrazioni, recante «Nuove  norme  in  materia  di  procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; 
    Visto il decreto del Ministro degli  affari  esteri  7  settembre
1994, n. 604, «Regolamento recante  norme  per  la  disciplina  delle
categorie di documenti sottratti al diritto di accesso  ai  documenti
amministrativi, in attuazione dell'art. 24, comma 4,  della  legge  7
agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia  di  procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  28  dicembre
2000,  n.  445,  contenente  il  «Testo  unico   delle   disposizioni
legislative   e   regolamentari   in   materia   di    documentazione
amministrativa», come modificato dall'art. 15, comma 1,  della  legge
12 novembre 2011, n. 183; 
    Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive
modificazioni ed integrazioni,  recante  il  «Codice  in  materia  di
protezione dei dati personali»; 
    Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n.  82,  e  successive
modificazioni     ed     integrazioni,     recante     il     «Codice
dell'amministrazione digitale»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile  2006,
n. 184, concernente il «Regolamento recante disciplina in materia  di
accesso ai documenti amministrativi»; 
    Visto  il  decreto  legislativo  14  marzo  2013,  n.  33,   come
modificato dal decreto legge 25 maggio 2016, n.  97,  in  materia  di
riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico  e
gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni; 
    Visto  l'art.  8  del  decreto-legge  9  febbraio  2012,  n.   5,
convertito, con modificazioni,  con  legge  4  aprile  2012,  n.  35,
recante «Disposizioni urgenti in  materia  di  semplificazioni  e  di
sviluppo»; 
    Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme in favore
dei privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi; 
    Considerato che la condizione di persona priva della vista non e'
compatibile con l'esigenza di assicurare  l'adempimento  dei  compiti
istituzionali  cui  e'   tenuto   il   funzionario   della   carriera
diplomatica, in quanto le funzioni proprie della carriera esigono  il
pieno possesso  del  requisito  della  vista,  in  relazione  sia  al
servizio  da  svolgere  presso  la  sede  centrale  che   presso   le
rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero; 
    Vista  la  legge  5  febbraio  1992,   n.   104,   e   successive
modificazioni   ed   integrazioni,   recante   «Legge   quadro    per
l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone
handicappate»; 
    Visto il decreto-legge 24 giugno 2014,  n.  90,  convertito,  con
modificazioni, nella legge 11 agosto 2014, n.  114,  con  particolare
riguardo all'art. 25, comma 9,  che  ha  introdotto  il  comma  2-bis
dell'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; 
    Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, e  successive  modificazioni
ed  integrazioni,  recante  «Norme  per  il  diritto  al  lavoro  dei
disabili»; 
    Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198,  recante  il
«Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6
della legge 28 novembre 2005, n. 246»; 
    Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, in attuazione
della  direttiva  2006/54/CE  relativa  al   principio   delle   pari
opportunita' e della parita' di trattamento fra  uomini  e  donne  in
materia di occupazione e impiego; 
    Considerato che le  candidature  femminili  sono  particolarmente
incoraggiate; 
    Visto il decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  7
febbraio 1994, n. 174,  concernente  il  «Regolamento  recante  norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea  ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; 
    Visto l'art. 1, comma 1, lettera d), del  succitato  decreto  del
Presidente del Consiglio n. 174/1994, ai sensi del quale non si  puo'
prescindere dal possesso della cittadinanza italiana per i posti  nei
ruoli  del  Ministero  degli  affari  esteri  e  della   cooperazione
internazionale, eccettuati i posti a cui si  accede  in  applicazione
dell'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56; 
    Vista la legge 20 maggio 2016, n. 76,  recante  «Regolamentazione
delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle
convivenze»; 
    Vista la direttiva 2000/78/CE, con particolare riguardo a  quanto
stabilito dall'art. 6, comma 1; 
    Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, di attuazione
della citata direttiva 2000/78/CE; 
    Visto il parere numero 01917/2016 del 14 settembre  2016  con  il
quale il  Consiglio  di  Stato  ha  confermato  la  legittimita'  del
requisito del limite di eta'  non  superiore  ai  trentacinque  anni,
elevabile fino ad un massimo complessivo di tre  anni,  previsto  per
l'accesso alla carriera diplomatica; 
    Vista la sentenza del Consiglio di Stato,  Adunanza  plenaria,  2
dicembre 2011, n. 21, laddove si ribadisce  che  il  limite  di  eta'
indicato quale requisito di ammissione deve intendersi superato  alla
mezzanotte del giorno del compleanno; 
    Visto l'art. 4, comma 3, del decreto-legge 1° gennaio 2010, n. 1,
convertito, con modificazioni, dalla legge del 5 marzo 2010, n. 30; 
    Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante le «Disposizioni
per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale  dello  Stato
(legge di stabilita' 2016)», con  particolare  riguardo  all'art.  1,
comma 244,  che  a  modifica  del  predetto  art.  4,  comma  3,  del
decreto-legge 1° gennaio 2010, n. 1,  autorizza  il  Ministero  degli
affari esteri e della cooperazione  internazionale,  in  deroga  alle
vigenti  disposizioni  sul  blocco  delle  assunzioni  nel   pubblico
impiego, a bandire annualmente, nel triennio 2016-2018,  un  concorso
di accesso alla carriera diplomatica e  ad  assumere  un  contingente
annuo non superiore a 35 segretari di legazione in prova; 
    Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante il «Bilancio  di
previsione dello Stato per l'anno  finanziario  2018  e  il  bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020»; 
    Accertata la necessita' del Ministero degli affari esteri e della
cooperazione  internazionale   di   bandire   una   nuova   procedura
concorsuale  in   virtu'   della   specialita'   delle   disposizioni
legislative che impongono una precisa cadenza periodica del  concorso
per  segretari  di  legazione  in  prova,  collegata   ai   peculiari
meccanismi di progressione propri della carriera diplomatica, al fine
di  garantire  il  reclutamento  di  funzionari  al  massimo  e  piu'
aggiornato livello di preparazione, in ossequio  al  principio  della
massima  efficacia,  efficienza  e  buon  andamento  della   pubblica
amministrazione; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                          Posti a concorso 
 
    1. E' indetto un concorso, per titoli ed  esami,  a  trentacinque
posti di segretario di legazione in prova. 
    2. Cinque dei trentacinque posti messi a concorso sono  riservati
ai dipendenti del Ministero degli affari esteri e della  cooperazione
internazionale inquadrati nella terza area, in possesso di una  delle
lauree indicate nel successivo art. 2, comma 1, punto 3) e con almeno
cinque anni di effettivo servizio nella predetta terza area  o  nella
corrispondente area funzionale (ex area C). 
    3. I posti riservati ai sensi del comma 2 di questo articolo,  se
non utilizzati, sono conferiti agli idonei. 
                               Art. 2 
 
                     Requisiti per l'ammissione 
 
    1.  Per  l'ammissione  al  concorso  sono  necessari  i  seguenti
requisiti: 
    1) cittadinanza italiana, esclusa ogni equiparazione; 
    2) eta' non superiore ai trentacinque anni. Il limite di eta'  e'
da intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compimento  del
trentacinquesimo anno. 
    Il limite di eta' di trentacinque anni puo' essere innalzato  per
un massimo complessivo di tre anni (entro, quindi, la mezzanotte  del
giorno del compimento del trentottesimo anno) ed e' elevato: 
    a) di un anno per i candidati coniugati o uniti civilmente; 
    b) di un anno per ogni figlio vivente; 
    c) di tre anni per coloro che sono compresi fra le  categorie  di
cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il diritto al
lavoro dei disabili» e per  coloro  ai  quali  e'  esteso  lo  stesso
beneficio; 
    d) di un periodo pari all'effettivo servizio  prestato,  comunque
non superiore a tre anni, a favore di cittadini  che  hanno  prestato
servizio militare volontario, di leva e di leva prolungata, oppure in
qualita' di volontari in ferma prefissata per un anno o quadriennale,
o servizio civile nazionale; 
    e) di tre anni a favore dei candidati che siano dipendenti civili
di  ruolo  delle  pubbliche  amministrazioni,  per  gli  ufficiali  e
sottufficiali dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica  cessati
d'autorita'   o   a   domanda,   per   gli   ufficiali,    ispettori,
sovrintendenti,  appuntati,  carabinieri  e  finanzieri  in  servizio
permanente dell'Arma dei Carabinieri e del  Corpo  della  Guardia  di
finanza, nonche' delle corrispondenti qualifiche degli altri Corpi di
Polizia; 
    f) di un periodo pari all'effettivo servizio  prestato,  comunque
non superiore a tre anni,  per  i  candidati  che  prestano  o  hanno
prestato servizio anche non continuativo, in qualita'  di  funzionari
internazionali,  per  almeno  due  anni  presso   le   organizzazioni
internazionali.  Sono   considerati   funzionari   internazionali   i
cittadini italiani che siano stati assunti  presso  un'organizzazione
internazionale  a  titolo  permanente   o   a   contratto   a   tempo
indeterminato o determinato per posti per i  quali  e'  richiesto  il
possesso di titoli di studio di livello universitario; 
    3) una delle lauree magistrali afferenti alle seguenti classi, di
cui  al  decreto  del  Ministero  dell'universita'  e  della  ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000: Finanza (classe n. 19/S),
Giurisprudenza (classe n. 22/S), Relazioni internazionali (classe  n.
60/S), Scienze dell'economia (classe n. 64/S), Scienze della politica
(classe n. 70/S), Scienze delle pubbliche amministrazioni (classe  n.
71/S), Scienze economiche per l'ambiente  e  la  cultura  (classe  n.
83/S), Scienze economico-aziendali (classe n. 84/S), Scienze  per  la
cooperazione allo sviluppo (classe n. 88/S), Studi europei (classe n.
99/S), nonche' la laurea Magistrale a ciclo unico  in  giurisprudenza
(classe n. LMG/01) e ogni altra equiparata a norma di  legge;  oppure
un diploma di laurea in: Giurisprudenza, Scienze  politiche,  Scienze
internazionali e diplomatiche, Economia e commercio, di cui  all'art.
1 della legge 19 novembre 1990, n. 341, e  ogni  altro  equiparato  a
norma  di  legge,  conseguito  presso  universita'  o   istituti   di
istruzione universitaria. In tutti i casi in cui sia  intervenuto  un
decreto di  equiparazione  o  equipollenza,  e'  cura  del  candidato
specificarne gli estremi nella domanda di partecipazione al concorso.
Per comodita' di consultazione, e' allegato  al  bando  l'elenco  dei
titoli di studio  accademici  che  consentono  la  partecipazione  al
concorso in virtu' dei principali provvedimenti di  equiparazione  ed
equipollenza (allegato 1). 
    I  candidati  in  possesso  di   titolo   accademico   conseguito
all'estero sono ammessi alle prove concorsuali, purche' il titolo sia
stato riconosciuto dal Ministero dell'istruzione, dell'universita'  e
della ricerca scientifica equipollente a uno di quelli sopraindicati.
In  questo  caso  e'  cura  del  candidato  dimostrare  la   suddetta
equipollenza mediante l'esibizione del provvedimento che la dichiara. 
    I candidati in possesso di titolo  accademico  rilasciato  da  un
Paese  dell'Unione  europea  sono  ammessi  alle  prove  concorsuali,
purche' il titolo sia stato dichiarato equivalente con  provvedimento
della Presidenza del Consiglio  dei  ministri  -  Dipartimento  della
funzione   pubblica,   sentito    il    Ministero    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,  sostituito  dall'art.  8,
comma 3, del decreto-legge 9 febbraio 2012,  n.  5,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35. Ai sensi  di  quanto
previsto dal Dipartimento della funzione pubblica, tale procedura  va
attivata  a  partire  dalla  data  di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana del presente bando di concorso ed
entro il termine stabilito per  la  presentazione  delle  domande  di
ammissione alle prove concorsuali (art.  3,  comma  1,  del  presente
bando). Il provvedimento di equivalenza va acquisito anche  nel  caso
in cui esso sia gia' stato ottenuto per la  partecipazione  ad  altri
concorsi. La  modulistica  e  la  documentazione  necessaria  per  la
richiesta di equivalenza sono reperibili al sito istituzionale  della
Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento  della  funzione
pubblica (www.funzionepubblica.gov.it). L'avvenuta attivazione  della
procedura di equivalenza deve  comunque  essere  comunicata,  a  pena
d'esclusione dal concorso, prima dell'espletamento delle prove orali; 
    4)  idoneita'  psico-fisica  tale  da  permettere   di   svolgere
l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che  in
sedi estere e, in  particolare,  in  quelle  con  caratteristiche  di
disagio. A tal fine l'Amministrazione  si  riserva  di  accertare  in
qualsiasi momento l'idoneita' psico-fisica dei candidati,  anche  nei
riguardi dei vincitori del concorso; 
    5) godimento  dei  diritti  politici.  Non  possono  accedere  al
concorso coloro che  siano  stati  esclusi  dall'elettorato  politico
attivo e coloro che siano stati destituiti  dall'impiego  presso  una
pubblica amministrazione ovvero che siano stati  dichiarati  decaduti
da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, comma  1,  lettera  d),
del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3,  e
ai sensi delle corrispondenti disposizioni dei  contratti  collettivi
nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti. 
    2. I requisiti prescritti devono essere posseduti  alla  data  di
scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande  di
ammissione alle prove concorsuali  (art.  3,  comma  1  del  presente
bando). 
    3. Non sono ammessi alle prove concorsuali i candidati  che,  nei
concorsi banditi dopo il 1° gennaio  2003,  abbiano  gia'  portato  a
termine per tre volte, senza superarle, le prove scritte  d'esame  di
cui all'art. 9, comma 2 del presente bando. 
    4. L'Amministrazione dispone in ogni momento,  con  provvedimento
motivato,  l'esclusione  dalle  prove  concorsuali  per  difetto  dei
requisiti di cui al presente articolo. 
                               Art. 3 
 
                     Presentazione della domanda 
                      di ammissione al concorso 
 
    1. Il candidato  invia  la  domanda  di  ammissione  al  concorso
esclusivamente per  via  telematica,  compilando  il  modulo  on-line
all'indirizzo   internet   https://web.esteri.it/concorsionline    La
compilazione e l'invio on-line della domanda devono essere completati
entro le ore 24,00 del quarantacinquesimo giorno, compresi  i  giorni
festivi, decorrenti dal giorno successivo a quello  di  pubblicazione
del bando nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana  -  4ª
serie speciale «Concorsi ed esami». La data di presentazione  on-line
della domanda  di  partecipazione  al  concorso  e'  certificata  dal
sistema informatico che, allo scadere del termine utile  per  la  sua
presentazione, non permette  piu'  l'accesso  e  l'invio  del  modulo
elettronico. 
    2. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto  la  propria
responsabilita'   e   ai   sensi   delle   norme   in   materia    di
autocertificazione (articoli 46, 47 e 76 del decreto  del  Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445): 
    a) il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita e, se  nato
all'estero, il comune italiano nei cui registri di  stato  civile  e'
stato trascritto l'atto di nascita; il candidato che  ha  compiuto  i
trentacinque anni deve dichiarare in base a quale titolo (tra  quelli
indicati all'art. 2, comma 1, punto 2 del presente bando) ha  diritto
all'elevazione del limite massimo di eta'; 
    b) il possesso della cittadinanza italiana; 
    c) il comune di residenza; 
    d) il godimento dei diritti politici; 
    e) il comune presso il quale e' iscritto nelle  liste  elettorali
oppure i motivi della non  iscrizione  o  della  cancellazione  dalle
liste medesime; 
    f)  le  eventuali  condanne  penali,  incluse  quelle   riportate
all'estero, e i procedimenti penali pendenti in Italia o all'estero; 
    g) il titolo di studio di cui e' in possesso, specificando presso
quale  universita'  o  istituto  equiparato  e'  stato  conseguito  e
precisando anche la data del conseguimento e la votazione riportata; 
    h) i servizi eventualmente prestati come dipendente di  pubbliche
amministrazioni o di  enti  pubblici,  le  cause  di  risoluzione  di
eventuali precedenti rapporti di pubblico  impiego  e  gli  eventuali
procedimenti disciplinari subiti o in corso; 
    i) se si trova nelle condizioni previste per l'applicazione della
riserva di posti di cui all'art. 1, comma 2, del  presente  bando.  I
dipendenti del Ministero degli affari  esteri  e  della  cooperazione
internazionale inquadrati nella  terza  area  devono  specificare  il
periodo di servizio nell'area o nella precedente corrispondente  area
funzionale; 
    l) la  non  sussistenza  della  condizione  di  esclusione  dalla
partecipazione al  concorso  per  la  carriera  diplomatica  prevista
dall'art. 2, comma 3 del presente bando; 
    m) in quale lingua intende sostenere la seconda prova scritta  di
cui all'art. 9, comma 2, lettera e) del presente bando; 
    n) quali prove  linguistiche  facoltative  intende  eventualmente
sostenere di cui all'art. 10 del presente bando; 
    o) gli eventuali titoli che possono dare punteggio aggiuntivo  ai
sensi dell'art. 8 del presente bando; 
    p) gli eventuali titoli, previsti dalle vigenti disposizioni e di
cui all'allegato 3, dei quali e' eventualmente in possesso, che danno
luogo, a parita' di punteggio, a preferenza. 
    3. I titoli di cui al precedente comma 2 devono essere  posseduti
al  termine  di  scadenza  per  la  presentazione  della  domanda  di
ammissione al concorso. 
    I titoli non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione
alle  prove   concorsuali   non   sono   presi   in   considerazione.
L'Amministrazione si riserva di accertarne la sussistenza. 
    4. Il candidato deve specificare  i  recapiti  -  comprensivi  di
codice di avviamento postale, di numero  telefonico  (preferibilmente
cellulare) e dell'indirizzo di posta elettronica - presso cui  chiede
che siano trasmesse le comunicazioni relative alle prove concorsuali,
con  l'impegno  di  far  conoscere   tempestivamente   le   eventuali
successive variazioni. 
    5. Il candidato deve inoltre dichiarare di  essere  a  conoscenza
che l'idoneita' psico-fisica a svolgere l'attivita'  diplomatica  sia
presso l'Amministrazione centrale che in sedi  estere,  ivi  comprese
quelle con caratteristiche  di  disagio,  costituisce  requisito  per
l'ammissione al concorso. 
    6. Il candidato deve prestare il proprio consenso al  trattamento
dei  dati  personali  ai  fini  dello  svolgimento  delle   procedure
concorsuali. I dati personali forniti dai candidati nelle domande  di
ammissione al concorso sono trattati per le finalita' di gestione del
concorso medesimo, presso  una  banca  dati  automatizzata,  e  anche
successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto  di  lavoro,
per le finalita' inerenti alla gestione  del  rapporto  medesimo.  Il
Ministero degli affari esteri  e  della  cooperazione  internazionale
puo' comunicare  i  predetti  dati  unicamente  alle  amministrazioni
pubbliche direttamente interessate allo svolgimento  del  concorso  o
alla posizione giuridico-economica  del  candidato.  Gli  interessati
possono far  valere  i  diritti  loro  spettanti  nei  confronti  del
Ministero degli affari esteri e della cooperazione  internazionale  -
Direzione generale per  le  risorse  e  l'innovazione  -  Ufficio  V,
Piazzale della Farnesina n. 1 - Roma, titolare  del  trattamento  dei
dati personali. Il  responsabile  del  trattamento  e'  il  capo  del
suddetto Ufficio V, il quale garantisce anche il rispetto delle norme
in materia di sicurezza. 
    7. Il candidato  diversamente  abile  che  si  avvale  di  quanto
previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, indica nella domanda la
propria disabilita' e specifica, nel caso  ne  abbia  l'esigenza,  ai
sensi  dell'art.  20  della  predetta  legge,   l'eventuale   ausilio
necessario in relazione ad essa e/o l'eventuale necessita'  di  tempo
aggiuntivo  per  lo  svolgimento  delle  prove.  La   concessione   e
l'assegnazione di ausili e/o tempi  aggiuntivi  sara'  determinata  a
insindacabile giudizio  della  Commissione  esaminatrice  sulla  base
della documentazione richiesta. E' fatto comunque salvo il  requisito
dell'idoneita'  psico-fisica   tale   da   permettere   di   svolgere
l'attivita' diplomatica sia presso l'Amministrazione centrale che  in
sedi estere, e  in  particolare  in  quelle  con  caratteristiche  di
disagio. 
    8. Non sono valide  le  domande  di  partecipazione  al  concorso
incomplete o irregolari.  Non  sono  inoltre  valide  le  domande  di
partecipazione al concorso presentate con modalita'  e/o  tempistiche
diverse da quelle di cui al  precedente  comma  1  e  in  particolare
quelle per  le  quali  non  sia  stata  effettuata  la  procedura  di
compilazione e invio  on-line.  La  mancata  esclusione  dalla  prova
attitudinale (art. 7) e dalle prove scritte (art.  9,  comma  2)  non
costituisce, in ogni caso, garanzia della regolarita'  della  domanda
di partecipazione al concorso, ne' sana l'irregolarita' della domanda
medesima. 
    9. L'Amministrazione non e' responsabile in caso  di  smarrimento
delle  proprie  comunicazioni  inviate  al  candidato   quando   tale
smarrimento sia dipendente da  dichiarazioni  inesatte  o  incomplete
rese dal candidato circa il proprio  recapito  oppure  da  mancata  o
tardiva comunicazione del cambiamento di recapito rispetto  a  quello
indicato nella domanda,  nonche'  da  eventuali  disguidi  postali  o
comunque imputabili a  fatto  di  terzo,  a  caso  fortuito  o  forza
maggiore. 
                               Art. 4 
 
                 Esclusione dalle prove concorsuali 
 
    1. Fino  alla  verifica  del  possesso  dei  requisiti,  tutti  i
candidati partecipano con riserva alle prove concorsuali. 
    2.  L'Amministrazione  puo'  disporre  in   ogni   momento,   con
provvedimento motivato, l'esclusione dal  concorso  per  difetto  dei
requisiti prescritti o per la mancata osservanza  delle  modalita'  e
dei termini stabiliti nel presente bando. 
                               Art. 5 
 
                      Commissione esaminatrice 
 
    1. La  Commissione  esaminatrice  e'  nominata  con  decreto  del
Direttore generale per le risorse e l'innovazione ed e'  composta  da
sette membri effettivi, incluso il Presidente. 
    2. La Commissione e'  composta  da  un  Ambasciatore  o  Ministro
plenipotenziario, in servizio o a riposo,  che  la  presiede,  da  un
Consigliere di Stato o Avvocato dello Stato o Magistrato della  Corte
dei conti, da due funzionari diplomatici di  grado  non  inferiore  a
Consigliere  d'ambasciata  e  da  tre  professori  di  I  fascia   di
universita' pubbliche e private per le materie  che  formano  oggetto
delle prove scritte di cui all'art. 9, comma 2, lettere a), b)  e  c)
del presente bando. 
    3. Alla Commissione possono essere aggregati membri aggiunti  per
la prova attitudinale e per la prova d'esame orale,  nonche'  per  le
prove  di  lingua  obbligatorie  e  facoltative.  I  membri  aggiunti
partecipano ai lavori  della  Commissione  per  quanto  attiene  alle
rispettive materie. 
    4. Le funzioni di segretario sono svolte da un funzionario  della
carriera  diplomatica  di  grado  non  inferiore  a  Consigliere   di
legazione, al quale puo' essere aggiunto un vice segretario, anche di
grado inferiore, appartenente alla stessa carriera. 
    5. In caso di impedimento temporaneo del Presidente,  tranne  che
per la scelta, la correzione e la valutazione  delle  prove  scritte,
nonche' durante lo svolgimento e la valutazione delle prove orali, le
sue funzioni sono svolte dal Consigliere di Stato  o  Avvocato  dello
Stato o Magistrato della Corte dei conti. 
                               Art. 6 
 
                        Procedura di concorso 
 
    1. Il concorso si articola in: 
    a) prova attitudinale; 
    b) valutazione dei titoli; 
    c) prove d'esame scritte e orali, ed eventuali prove  facoltative
di lingua. 
    2. Il punteggio per  ogni  prova  scritta  e  orale,  incluse  le
eventuali prove facoltative, e' espresso in centesimi,  ad  eccezione
di quanto previsto nel successivo art.  7,  comma  3,  per  la  prova
attitudinale. 
                               Art. 7 
 
                         Prova attitudinale 
 
    1. La prova attitudinale e' volta ad accertare la  capacita'  del
candidato  di  svolgere  l'attivita'  diplomatica,  con   particolare
riferimento alla conoscenza delle materie oggetto di concorso inclusa
la lingua inglese e alla capacita' di logicita' del ragionamento.  La
prova attitudinale non concorre alla formazione del  voto  finale  di
merito. 
    2. La prova attitudinale consiste in un questionario composto  da
60  quesiti  a  risposta  multipla,  della  durata  di   60   minuti,
riguardanti: 
    a) storia delle relazioni internazionali a partire dal  congresso
di Vienna; 
    b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; 
    c) politica economica e  cooperazione  economica,  commerciale  e
finanziaria multilaterale; 
    d) lingua inglese, senza l'uso di alcun dizionario, su  tematiche
di attualita' internazionale; 
    e) test per  l'accertamento  della  capacita'  di  logicita'  del
ragionamento. 
    3. Sono ammessi alle successive  prove  scritte  d'esame  di  cui
all'art. 9, comma 2, del presente  bando,  i  candidati  che  abbiano
risposto correttamente ad almeno due terzi delle domande incluse  nel
questionario a risposta multipla della prova attitudinale. 
    4. Per l'espletamento della prova attitudinale  l'Amministrazione
puo' avvalersi anche di procedure automatizzate  gestite  da  enti  o
societa' specializzate in selezione del personale. 
                               Art. 8 
 
                               Titoli 
 
    1. Il punteggio per  i  titoli  e'  assegnato  dalla  Commissione
esaminatrice dopo le prove d'esame scritte, di cui al successivo art.
9, comma  2,  e  prima  dell'inizio  della  correzione  dei  relativi
elaborati, sulla base delle dichiarazioni rese dal candidato  di  cui
all'art. 3, comma 2, lettera o) del presente bando. 
    2. La  Commissione  puo'  assegnare  complessivamente  fino  a  6
centesimi per i seguenti titoli: 
    a) titoli universitari anche stranieri post-laurea  e  di  master
universitari di primo e di secondo livello di cui al successivo comma
3: fino a 3 centesimi; 
    b) attivita' lavorativa a livello di  funzionario  svolta  presso
organizzazioni  internazionali  secondo  le  modalita'  di   cui   al
precedente art. 2, comma 1, punto 2), lettera f): fino a 3 centesimi. 
    3. Ai fini dell'applicazione  della  lettera  a)  del  precedente
comma 2, si prendono in considerazione i seguenti titoli universitari
post-laurea: 
    a) diploma di specializzazione; 
    b) dottorato di ricerca; 
    c) master universitari di primo e di secondo livello. 
    La Commissione esaminatrice valuta la coerenza  dei  sopraccitati
titoli,   nonche'   di   equivalenti   titoli   stranieri,   con   la
professionalita' specifica della  carriera  diplomatica  e/o  con  le
materie oggetto delle prove d'esame. 
    4. I centesimi attribuiti per i titoli si aggiungono al punteggio
complessivo finale conseguito dai candidati che abbiano  superato  le
prove d'esame. 
                               Art. 9 
 
                            Prove d'esame 
 
    1. Le prove d'esame, scritte e orali, sono dirette  ad  accertare
la cultura, le conoscenze accademiche e la  preparazione  linguistica
dei candidati. La prova d'esame orale e' seguita da  eventuali  prove
facoltative orali di lingua. 
    2. I candidati che hanno superato la prova attitudinale,  di  cui
al precedente art. 7, sono  ammessi  a  sostenere  le  prove  d'esame
scritte che vertono sulle seguenti materie: 
    a) storia delle relazioni internazionali a partire dal  congresso
di Vienna; 
    b) diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea; 
    c) politica economica e  cooperazione  economica,  commerciale  e
finanziaria multilaterale; 
    d) lingua inglese (composizione, senza l'uso di alcun dizionario,
su tematiche di attualita' internazionale); 
    e) altra lingua straniera scelta dal candidato tra  le  seguenti:
francese, spagnolo e tedesco  (composizione,  senza  l'uso  di  alcun
dizionario, su tematiche di attualita' internazionale). 
    3. I candidati dispongono di cinque  ore  per  le  prove  d'esame
scritte nelle materie di cui alle lettere a), b) e c) del  precedente
comma 2 e di tre ore per le prove d'esame scritte di cui alle lettere
d) ed e) del precedente comma 2. 
    4. Sono ammessi alla prova d'esame orale i candidati che  abbiano
riportato una media di almeno 70 centesimi nelle cinque prove d'esame
scritte, non meno  di  70  centesimi  nella  composizione  in  lingua
inglese e non meno di 60 centesimi in ciascuna delle restanti prove. 
    5. La prova d'esame orale verte sulle materie che  hanno  formato
oggetto delle prove d'esame scritte, nonche' sulle seguenti materie: 
    a) diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo); 
    b) contabilita' di Stato; 
    c)  nozioni   istituzionali   di   diritto   civile   e   diritto
internazionale privato; 
    d) geografia politica ed economica. 
    Per la lingua inglese  e  l'altra  lingua  straniera  scelta,  il
candidato sostiene  una  conversazione  su  tematiche  di  attualita'
internazionale. 
    Nel quadro della prova d'esame orale, il candidato e' chiamato ad
esprimere  le  proprie  valutazioni  su   un   tema   dell'attualita'
internazionale, indicato dal Presidente della Commissione, al fine di
accertare le  sue  attitudini  ad  esprimersi  in  maniera  chiara  e
sintetica, ad argomentare in modo  persuasivo  il  proprio  punto  di
vista e a parlare in pubblico. La suddetta prova e' valutata  insieme
con le altre materie su cui verte la prova  orale.  La  prova  orale,
comprensiva altresi' di una prova pratica di informatica, e'  oggetto
di una valutazione unica. 
    6. Per  superare  la  prova  d'esame  orale,  il  candidato  deve
riportare un punteggio di almeno 60 centesimi. 
    Al termine di ciascuna seduta d'esame orale la Commissione  forma
l'elenco dei candidati esaminati nella  giornata,  con  l'indicazione
del punteggio riportato da ciascuno  di  essi.  Il  suddetto  elenco,
sottoscritto dal Presidente e dal  Segretario,  e'  affisso  all'albo
della sede d'esame. 
    7. I programmi  di  esame  sono  pubblicati  nell'Allegato  2  al
presente bando. 
                               Art. 10 
 
                Prove facoltative di lingua straniera 
 
    1. I candidati possono chiedere, nella domanda di  ammissione  al
concorso, di sostenere prove facoltative orali in una o  piu'  lingue
straniere ufficiali, diverse da quelle  in  cui  hanno  sostenuto  le
prove scritte. 
    2. Le  eventuali  prove  facoltative  di  lingua  straniera  sono
sostenute dai candidati al termine della prova d'esame orale. 
    3. Le prove facoltative di lingua  straniera  consistono  in  una
conversazione su tematiche di attualita' internazionale. 
    4. Per  le  prove  facoltative  in  lingua  tedesca  e  russa  il
candidato puo' conseguire il seguente punteggio: 
    fino  a  un  massimo  di  5  centesimi,  purche'   raggiunga   la
sufficienza  di  almeno  2  centesimi,  qualora  faccia  domanda   di
sostenere solamente una delle due prove di lingua; 
    fino  a  un  massimo  di  8  centesimi,  purche'   raggiunga   la
sufficienza di almeno 1,8 centesimi in ciascuna delle  due  prove  di
lingua, qualora faccia domanda di sostenerle entrambe. 
    5. Per le prove facoltative in altra  lingua  straniera,  diversa
dalle lingue tedesca e russa, il candidato puo' conseguire fino a  un
massimo di 4 centesimi per una  sola  lingua,  purche'  raggiunga  la
sufficienza di almeno 2,5  centesimi,  e  fino  a  un  massimo  di  6
centesimi per due o piu' lingue, purche' raggiunga la sufficienza, in
ciascuna lingua, di almeno 1,5 centesimi. 
    6. Il punteggio attribuito per le prove facoltative di lingua  si
aggiunge alla votazione riportata nella prova d'esame  orale,  sempre
che essa sia stata superata dal candidato secondo le modalita' di cui
al precedente art. 9, comma 5. 
                               Art. 11 
 
                   Voto finale delle prove d'esame 
                       e graduatoria di merito 
 
    1. Il voto finale delle prove d'esame e' determinato sommando  la
media dei voti riportati nelle prove  d'esame  scritte  con  il  voto
riportato nella prova d'esame orale.  Al  voto  della  prova  d'esame
orale sono aggiunti i  centesimi  conseguiti  nelle  eventuali  prove
facoltative di lingua. 
    2. La  graduatoria  di  merito  del  concorso  e'  formata  dalla
Commissione esaminatrice secondo l'ordine derivante dal  voto  finale
conseguito da ciascun candidato, a  cui  si  aggiungono  i  centesimi
eventualmente attribuiti per il possesso di titoli ai sensi dell'art.
8 di questo bando. 
    3.  Il  Direttore  generale  per  le  risorse  e   l'innovazione,
riconosciuta la regolarita' del procedimento  del  concorso,  approva
con proprio decreto, sotto condizione dell'accertamento dei requisiti
per  l'ammissione  in  carriera,  la  graduatoria   di   merito   dei
concorrenti che hanno superato le prove d'esame e dichiara  vincitori
i candidati utilmente collocati nella graduatoria  di  merito  tenuto
conto della riserva di posti e dei titoli di preferenza, a parita' di
merito, previsti dalle vigenti disposizioni. 
    4. La graduatoria di merito, unitamente a  quella  dei  vincitori
del concorso, e' pubblicata nel foglio di comunicazione del Ministero
degli affari esteri e della cooperazione internazionale  e  sul  sito
www.esteri.it Di tale pubblicazione e' data notizia  mediante  avviso
nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana  -  4ª  serie
speciale «Concorsi ed esami». 
                               Art. 12 
 
                 Modalita' e calendario delle prove 
 
    1. La sede, il giorno e l'orario della prova attitudinale, di cui
al precedente art. 7 sono  resi  noti  con  avviso  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  -  4ª  serie  speciale
«Concorsi ed esami» - del 27 febbraio 2018 e sul  sito  internet  del
Ministero degli affari esteri  e  della  cooperazione  internazionale
www.esteri.it, oltre che nella bacheca dell'Ufficio V della Direzione
generale per le risorse e  l'innovazione.  Tali  comunicazioni  hanno
valore di notifica a tutti gli effetti. Coloro  che  non  sono  stati
esclusi dalla procedura concorsuale sono  tenuti  a  presentarsi  nel
giorno, nel luogo e nell'ora resi noti nella Gazzetta  Ufficiale  del
27 febbraio 2018 e sul  sito  internet  del  Ministero  degli  affari
esteri e della cooperazione internazionale. 
    2.  La  Commissione  esaminatrice   stabilisce   l'ordine   delle
successive prove d'esame scritte sulla base  del  calendario  fissato
dalla Direzione generale per le risorse e l'innovazione del Ministero
degli affari esteri e della cooperazione internazionale. 
    3. La sede, il giorno e l'orario delle prove d'esame scritte sono
resi noti  con  avviso  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami» - del  20
marzo 2018 e sul sito internet del Ministero degli  affari  esteri  e
della  cooperazione   internazionale,   oltre   che   nella   bacheca
dell'Ufficio  V  della  Direzione   generale   per   le   risorse   e
l'innovazione.  Con  lo  stesso  avviso  e'  resa  nota  la  data  di
pubblicazione dell'elenco dei candidati ammessi a sostenere le  prove
scritte sul sito internet del Ministero degli affari esteri  e  della
cooperazione internazionale, oltre che nella bacheca  dell'Ufficio  V
della  Direzione  generale  per  le  risorse  e  l'innovazione.  Tali
comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti.  Pertanto
coloro che sono stati ammessi alle prove scritte  devono  presentarsi
nella  sede,  nel  giorno  e  nell'ora  prestabiliti.  La   data   di
pubblicazione sul sito internet del Ministero degli affari  esteri  e
della cooperazione internazionale dell'elenco dei candidati ammessi a
sostenere le prove scritte e' resa nota  altresi'  dalla  Commissione
esaminatrice prima dell'inizio della  prova  attitudinale.  Anche  in
questo caso tale comunicazione ha valore  di  notifica  a  tutti  gli
effetti. 
    4. La Commissione esaminatrice  stabilisce  il  calendario  delle
successive prove d'esame orali. 
    5. Ai candidati che conseguono l'ammissione  alla  prova  d'esame
orale, l'avviso di presentazione alla prova stessa, con l'indicazione
del  voto  riportato  in  ciascuna  delle  prove  scritte,  e'   dato
individualmente almeno venti giorni prima  della  data  in  cui  essi
devono sostenerla. 
                               Art. 13 
 
        Accesso alla sede di svolgimento delle prove d'esame 
 
    1. I candidati devono presentarsi alle prove d'esame muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validita'. 
    2. I candidati devono essere muniti di penna nera  o  blu  e  non
possono introdurre nella sede degli esami,  pena  l'esclusione  dalle
prove concorsuali, telefoni cellulari,  palmari,  «tablet»,  supporti
magnetici, dispositivi elettronici di ogni genere, carta da scrivere,
appunti, manoscritti, libri, periodici, giornali quotidiani  e  altre
pubblicazioni di alcun tipo, ne'  possono  portare  borse  o  simili,
capaci di contenere pubblicazioni o strumenti informatici. 
    3. L'Amministrazione si  riserva  di  adottare  tutte  le  misure
necessarie a impedire l'uso di materiale non autorizzato da parte dei
candidati. 
                               Art. 14 
 
                             Assunzione 
 
    1. Il candidato dichiarato  vincitore  e'  invitato  ad  assumere
servizio in  via  provvisoria,  sotto  riserva  di  accertamento  del
possesso dei requisiti prescritti per  la  nomina,  entro  i  termini
fissati  dall'Amministrazione.   Al   momento   dell'assunzione,   il
vincitore dovra' presentare una dichiarazione sottoscritta  sotto  la
propria responsabilita'  nella  quale  attesta  di  non  avere  altri
rapporti di impiego pubblico o privato e di non trovarsi  in  nessuna
delle situazioni di  incompatibilita'  richiamate  nell'art.  53  del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In caso contrario presenta
una dichiarazione di opzione per la nuova amministrazione. Se,  senza
giustificato motivo, non assume servizio entro il termine  stabilito,
decade dal diritto alla nomina. 
    2.  Ai  fini  dell'accertamento  del   possesso   dei   requisiti
prescritti per la nomina, il vincitore presenta  all'Amministrazione,
entro trenta giorni  dalla  data  di  assunzione,  una  dichiarazione
sottoscritta sotto la  propria  responsabilita'  attestante  che  gli
stati,  fatti  e  qualita'  personali,  suscettibili   di   modifica,
autocertificati nella domanda di ammissione al  concorso,  non  hanno
subito  variazioni.  L'Amministrazione  procede  a  controlli   sulla
veridicita' delle dichiarazioni rese. 
    3. L'Amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica  i
vincitori del concorso per accertarne l'idoneita' fisica all'impiego. 
                               Art. 15 
 
                               Nomina 
 
    1.  I  vincitori  del  concorso,  assunti  in  servizio  in   via
provvisoria,  sempre  che  risultino  in   possesso   dei   requisiti
prescritti dal bando, sono nominati, con decreto del  Ministro  degli
affari esteri  e  della  cooperazione  internazionale,  segretari  di
legazione in prova  per  prestare  il  servizio  di  prova  stabilito
dall'art. 103 del decreto del Presidente della Repubblica  5  gennaio
1967, n. 18. 
                               Art. 16 
 
                        Norma di salvaguardia 
 
    1. Per quanto non previsto dal presente  bando  si  osservano  le
disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1°
aprile 2008, n. 72, e del decreto del Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 28  gennaio  2013,  n.  17  e,  in  quanto  compatibili,  le
disposizioni generali sullo svolgimento dei  concorsi  contenute  nel
decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e  nel
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e loro
successive modifiche e  integrazioni,  nonche'  le  disposizioni  sul
reclutamento  del  personale  contenute  nell'art.  35  del   decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 
    Il presente decreto sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». 
      Roma, 5 gennaio 2018 
 
                                    Il direttore generale: Sabbatucci 
                                                           Allegato 1 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
                                                           Allegato 2 
 
                STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI 
                  A PARTIRE DAL CONGRESSO DI VIENNA 
 
    1.  Il  Congresso  di  Vienna  tra  restaurazione  e   sicurezza.
Vincitori e vinti nel riassetto politico e territoriale  dell'Europa.
La politica del «Concerto europeo». 
    2. I processi di unificazione nazionale italiano e tedesco  e  le
loro conseguenze sugli assetti europei. La Germania e la  «diplomazia
di pace» di Bismarck. La Gran Bretagna e la Pax Britannica sui  mari.
L'Italia nella Triplice  Alleanza:  politica  di  difesa  dei  propri
interessi nell'area mediterraneo-coloniale e adriatico-balcanica. 
    3. La crisi del sistema bismarckiano e  il  riallineamento  delle
Alleanze  nell'Europa   guglielmina:   l'alleanza   franco-russa;   i
contrasti coloniali in Africa e in Asia e la  fine  dello  «splendido
isolamento» della Gran Bretagna (alleanza  anglo-giapponese,  entente
anglo-francese e accordo anglo-russo). 
    4. Le grandi potenze e la questione  d'oriente  dall'indipendenza
della Grecia alle guerre balcaniche. 
    5. Le potenze extra-europee emergenti: gli Stati Uniti  d'America
dall'isolazionismo  nazionale  all'isolazionismo   continentale.   La
dollar diplomacy. Le origini  dell'internazionalismo  wilsoniano.  La
modernizzazione del Giappone e la sua ascesa  a  grande  potenza:  le
guerre cino-giapponese e russo-giapponese. La rivoluzione cinese. 
    6. Le origini della prima guerra mondiale: rivalita' coloniali  e
problemi delle  nazionalita'.  La  politica  estera  dell'Italia  tra
alleanze e tentazioni neutraliste: il Patto di Londra e  il  rapporto
tra gli alleati. Sviluppi diplomatici del  conflitto:  le  coalizioni
belligeranti.  L'intervento  degli  Stati   Uniti.   La   rivoluzione
bolscevica e la defezione della Russia. 
    7. La  Conferenza  della  pace  di  Parigi  e  la  strategia  nei
confronti degli sconfitti. La III  Internazionale  e  le  prospettive
della  rivoluzione  mondiale.  La  creazione  della  Societa'   delle
Nazioni.   Il   nuovo   assetto   politico-territoriale   nell'Europa
centro-danubiana e nell'area adriatica. La disgregazione  dell'impero
Ottomano e la nascita dello stato nazionale  Turchia.  La  formazione
degli stati in Medio Oriente e le sue conseguenze di lungo periodo. 
    8. La Societa' delle Nazioni  e  il  fallimento  della  sicurezza
collettiva.  I  problemi  delle  riparazioni  tedesche,  dei   debiti
interalleati e il contenimento del Giappone. I tentativi di revisione
dello  Statuto  societario.  I   patti   di   Locarno.   I   rapporti
russo-tedeschi  negli  anni  Venti.  Il  patto   Briand-Kellogg.   La
questione del disarmo: le conferenze di Washington, Londra e Ginevra.
Evoluzione degli imperi coloniali in Africa. 
    9. La politica degli Stati Uniti negli anni Venti  e  Trenta:  il
rifiuto dell'internazionalismo wilsoniano e il  neoisolazionismo.  La
presidenza di F.D. Roosevelt e le leggi di  neutralita'.  I  rapporti
con l'America Latina. 
    10. L'Estremo Oriente fra i due conflitti mondiali. L'avvio della
rinascita nazionale della Cina. L'espansionismo giapponese: la  crisi
manciuriana e  la  guerra  cino-giapponese.  Declino  e  crisi  della
Societa' delle Nazioni. 
    11. La politica estera dell'Italia dalla fine del primo conflitto
mondiale all'asse Roma-Berlino: i rapporti con  la  Iugoslavia  e  la
questione    di    Fiume;    la    politica    italiana     nell'area
danubiana-balcanica; la difesa dell'indipendenza austriaca; la guerra
d'Etiopia; l'avvicinamento alla Germania. 
    12. La politica estera del Terzo Reich: la  crisi  austriaca  del
1934, il riarmo tedesco e la  rimilitarizzazione  della  Renania.  La
reazione delle potenze europee di fronte al revisionismo tedesco:  il
Patto  a  Quattro.  L'evoluzione   della   politica   dell'URSS   fra
rivoluzione e «sicurezza collettiva».  Il  piano  Barthou;  il  patto
franco-sovietico. 
    13. Le crisi  degli  anni  Trenta:  la  guerra  civile  spagnola;
l'Anschluss austro-tedesco; il problema dei Sudeti e lo  smembramento
della Cecoslovacchia; l'occupazione italiana dell'Albania; la  svolta
della politica  britannica;  il  Patto  d'Acciaio;  il  problema  del
corridoio polacco; la  formazione  dell'«impero  tedesco»  in  Europa
orientale; il patto tedesco-sovietico del 23 agosto 1939. 
    14. La seconda guerra mondiale: la sconfitta  della  Francia;  la
resistenza  della  Gran   Bretagna;   l'attacco   tedesco   all'URSS;
l'ingresso in guerra del Giappone e degli  Stati  Uniti;  la  nascita
della coalizione delle Nazioni Unite. Le conferenze interalleate e la
disomogeneita' delle visioni di USA e URSS.  La  resa  incondizionata
della Germania e del Giappone. Le vicende dell'Italia dall'entrata in
guerra alla resa incondizionata. 
    15. Il nuovo ordine mondiale e la strategia nei  confronti  degli
sconfitti. L'assetto politico-territoriale del mondo post-bellico. La
nascita dell'ONU e  delle  altre  organizzazioni  internazionali.  La
conferenza di Potsdam, i trattati di pace  con  l'Italia  e  i  paesi
minori del Tripartito. Le origini della guerra fredda e la formazione
dei  due  blocchi:  l'Unione  Sovietica  e  il  sistema  degli  stati
socialisti nell'Europa orientale. La politica del «contenimento»,  la
nascita del Patto  Atlantico,  la  formazione  di  alleanze  militari
contrapposte.  L'esplosione  dell'atomica  sovietica  e  la   nascita
dell'equilibrio nucleare del terrore. 
    16. Il problema tedesco alla fine della seconda guerra  mondiale:
la nascita della Repubblica federale di Germania e  della  Repubblica
democratica tedesca; il loro inserimento nei due blocchi. Il Trattato
di Stato austriaco. Il processo di integrazione europea: il Consiglio
d'Europa;  la  Comunita'  europea  del  carbone  e  dell'acciaio;  la
Comunita'  europea  di  difesa.  I  Trattati   di   Roma   istitutivi
dell'EURATOM e della Comunita' economica europea. 
    17. La politica estera italiana del dopoguerra: il problema della
sicurezza  e  l'ingresso   nell'Alleanza   Atlantica;   la   politica
europeistica e il ruolo  dell'Italia  nel  processo  di  integrazione
europea; le questioni di Trieste  e  dell'Alto  Adige;  la  fine  del
dominio coloniale in Africa; l'ingresso nell'ONU. 
    18. L'emancipazione dell'Asia  sud-orientale:  l'indipendenza  di
India,  Pakistan,  Birmania,  Ceylon,  Indonesia  e   Filippine.   La
rivoluzione in Cina e la nascita della Repubblica popolare cinese. La
guerra di Corea e l'inizio della corsa al riarmo. Il trattato di pace
giapponese e la  formazione  di  patti  regionali  nel  Pacifico.  La
conferenza di Bandung e la politica del non allineamento. 
    19.  La  destalinizzazione  e  le  sue  conseguenze   nell'Europa
orientale: la crisi di Berlino del 1953,  la  rivolta  polacca  e  la
crisi ungherese del 1956. La formazione del Patto  di  Varsavia.  Gli
eventi cecoslovacchi del 1968. 
    20. La Guerra fredda nel continente asiatico. L'evoluzione  della
politica di sicurezza degli USA nell'area. La questione indocinese  e
la guerra  del  Vietnam.  L'evoluzione  delle  relazioni  fra  Unione
Sovietica  e  Cina  comunista  nel  quadro   della   guerra   fredda.
L'evoluzione del ruolo del Giappone negli anni Sessanta e Settanta. I
conflitti fra India e Pakistan e fra India e Cina: riflessi regionali
e internazionali. Il riavvicinamento tra gli Stati Uniti e la Cina  e
la «diplomazia triangolare». 
    21.   La   nascita   dello   Stato   d'Israele.   Il    conflitto
arabo-israeliano  e  le  sue  ripercussioni  economiche  e  politiche
internazionali. Il Patto di Baghdad  e  la  crisi  di  Suez:  fattori
locali e internazionali. La nascita del nazionalismo arabo. Le guerre
del '56, del '67 e del '73, gli interventi delle grandi potenze e gli
accordi di Camp David. 
    22.  L'evoluzione  dei  rapporti  USA-URSS:   dalla   coesistenza
competitiva alla distensione; la seconda crisi di Berlino;  la  crisi
di Cuba. Il trattato sulla messa al bando degli  esperimenti  atomici
nell'atmosfera e il  trattato  di  non  proliferazione  nucleare.  La
proliferazione nucleare negli anni Settanta e Ottanta. 
    23. La politica estera italiana negli anni  del  centro-sinistra:
impegno comunitario, obiettivi mediterranei, ruolo nella distensione,
rapporti con gli Stati Uniti. La posizione internazionale dell'Italia
nella lunga crisi degli anni '70. 
    24. La decolonizzazione in Africa e in Asia.  Nascita  e  declino
del panafricanismo. La Guerra fredda globale: interventi e  confronto
indiretto di USA e URSS. Il ruolo del Sudafrica. La sfida  comunista:
Cuba e Vietnam. La sfida islamista: Iran e Afghanistan. 
    25. Europeismi  a  confronto:  Francia,  Italia,  Germania,  Gran
Bretagna.  La  dimensione  politica  e   militare   dell'integrazione
europea. La crisi  petrolifera  del  1973  e  i  suoi  effetti  sugli
squilibri internazionali. L'evoluzione  nel  rapporto  Nord-Sud  e  i
tentativi di creazione di uno stabile assetto economico. 
    26. I progressi della distensione. Gli accordi sulla  limitazione
degli  armamenti  strategici.  Dalla  Westpolitik  alla   Ostpolitik:
l'evoluzione  della  collocazione   internazionale   della   Germania
occidentale. La Conferenza per la  sicurezza  e  la  cooperazione  in
Europa  (CSCE)  e  l'Atto  finale  di  Helsinki:  effetti  in  Europa
orientale e sulla sicurezza in Europa. 
    27. La ripresa del confronto bipolare. Gli interventi sovietici e
cubani in Africa e in Asia: aspetti e conseguenze sul piano regionale
e internazionale. La nascita di Solidarnosc, la crisi  polacca  e  il
«non  intervento»  dell'URSS.  La  questione  degli  euromissili.  La
politica di Reagan verso l'Unione Sovietica. 
    28. La perdurante instabilita' del Medio Oriente: la  rivoluzione
iraniana; la guerra Iran-Iraq; le difficolta' del  processo  di  pace
arabo-israeliano  negli  anni  Ottanta;  la   minaccia   terroristica
internazionale. 
    29. La politica  estera  italiana  negli  anni  del  pentapartito
(Europa, Mediterraneo, Medio Oriente, «seconda guerra fredda»). 
    30. Perestrojka, glasnost e «casa comune europea» nella  politica
di Gorbacev. I negoziati per la riduzione degli armamenti  atomici  e
il  trattato  INF;  il  crollo  dei  regimi  dell'Est   europeo;   la
riunificazione della Germania. La dissoluzione dell'Unione Sovietica:
cause interne e internazionali. 
    31. La nuova architettura delle istituzioni globali  e  regionali
dopo la fine  della  Guerra  fredda.  Il  rilancio  dell'integrazione
europea e il  trattato  di  Maastricht.  Il  problema  della  riforma
dell'ONU.  L'espansione  di  UE  e  NATO  e  il  loro   nuovo   ruolo
internazionale. Nuove organizzazioni internazionali nello  spazio  ex
sovietico. 
    32. La questione nucleare dopo la fine della Guerra fredda. Dalla
denuclearizzazione di Ucraina  e  Kazakhstan  alla  firma  del  nuovo
START. Il problema della proliferazione nucleare in Iran e Corea  del
Nord. 
    33.  La  guerra  del  Golfo  e  le  sue   conseguenze   nell'area
mediorientale; il processo di  pace  arabo-palestinese-israeliano  di
Oslo. Il ruolo dell'Iran in Medio Oriente. 
    34. La «crescita pacifica della Cina». Il nuovo ruolo  di  India,
Pakistan e Paesi dell'ASEAN in Asia. 
    35.   La   dissoluzione   della   Iugoslavia    e    l'intervento
internazionale in Kosovo. Gli Stati Uniti e le guerra al  terrorismo:
gli interventi in Iraq e Afghanistan. 
Diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea. 
    1. La Comunita' internazionale: caratteri generali ed  evoluzione
nel tempo. 
    2. La soggettivita' internazionale. Lo  Stato  come  soggetto  di
diritto internazionale: mutamenti di Governo. Enti dipendenti da  uno
Stato: Stati membri di Stati federali; regioni con grado di autonomia
nelle  relazioni  internazionali.  Insorti,  popoli  e  movimenti  di
liberazione  nazionale.  L'individuo   come   soggetto   di   diritto
internazionale: i diritti procedurali dell'individuo  nei  meccanismi
di  tutela  dei   diritti   umani   e   la   responsabilita'   penale
internazionale dell'individuo. La personalita'  internazionale  delle
organizzazioni internazionali e di altri enti. 
    3. Le fonti delle norme internazionali. Il diritto  non  scritto:
la consuetudine. I principi generali di  diritto  riconosciuti  dalle
nazioni  civili.  La  codificazione  del  diritto  internazionale.  I
trattati: procedimento di formazione;  trattati  e  stati  terzi;  le
riserve  nei  trattati;  l'interpretazione  dei  trattati;  cause  di
invalidita' e di estinzione dei trattati. La successione degli  Stati
nei trattati. Le fonti previste da accordi. La gerarchia delle  fonti
internazionali. Jus cogens. 
    4.  I  contenuti  classici   del   diritto   internazionale.   Le
limitazioni  alla  sovranita'  territoriale:  il  trattamento   degli
stranieri e dei loro beni; il trattamento degli agenti diplomatici  e
consolari.  Il  trattamento  degli  Stati  e  dei  loro  agenti   con
particolare riguardo alle immunita' dalla  giurisdizione  contenziosa
ed   esecutiva.   Immunita'   e   privilegi   delle    organizzazioni
internazionali e dei loro  funzionari.  Limiti  relativi  al  dominio
riservato. 
    5. L'ambito spaziale della sovranita' statale. Il  territorio.  I
confini. I fiumi internazionali. Il diritto internazionale marittimo:
il mare territoriale; la piattaforma continentale; la zona  economica
esclusiva; il mare internazionale e l'area internazionale  dei  fondi
marini. La navigazione marittima. La pirateria. Le regioni polari. Lo
spazio extra-atmosferico. La protezione internazionale dell'ambiente. 
    6. L'applicazione delle norme  internazionali  all'interno  dello
Stato. L'adattamento del diritto statale al  diritto  internazionale.
L'adattamento    al    diritto    internazionale     consuetudinario.
L'adattamento  ai  trattati  e  alle  fonti  derivate  dai  trattati.
L'adattamento  al  diritto  dell'Unione  europea.  L'adattamento   al
diritto internazionale e le competenze delle regioni. 
    7.  La  violazione   delle   norme   internazionali.   L'illecito
internazionale e i suoi elementi  costitutivi.  Cause  di  esclusione
dell'illiceita'.    Il    problema    della    colpa    nell'illecito
internazionale. Conseguenze del  fatto  illecito  internazionale:  la
riparazione;    l'autotutela    individuale    e    collettiva.    La
responsabilita' da fatti leciti. 
    8. L'accertamento delle norme internazionali e la soluzione delle
controversie internazionali. I mezzi diplomatici di risoluzione delle
controversie    internazionali.    La    funzione     giurisdizionale
internazionale. L'arbitrato. La Corte Internazionale di Giustizia. 
    9. Principali aspetti del diritto  internazionale  dell'economia.
Le istituzioni di Bretton Woods: il  FMI  e  il  gruppo  della  Banca
Mondiale.  L'OCSE;  l'Organizzazione  mondiale  del   Commercio.   Il
problema del «diritto internazionale dello sviluppo». Il  trattamento
degli investimenti privati  dall'estero  nel  diritto  internazionale
consuetudinario e negli accordi  bilaterali  sugli  investimenti.  La
protezione diplomatica degli interessi stranieri. 
    10.  La  protezione   internazionale   dei   diritti   dell'uomo.
L'universalita' della tutela dei diritti dell'uomo  e  le  sue  fonti
giuridiche: dalla Dichiarazione Universale dei diritti  dell'uomo  ai
Patti delle Nazioni Unite.  La  regionalizzazione  della  tutela  dei
diritti  dell'uomo.   Tutela   dei   diritti   umani   e   terrorismo
internazionale. Il sistema europeo: la tutela dei diritti  umani  nel
Consiglio  d'Europa,  nell'OSCE  e  nell'Unione  europea.  I  modelli
americano, islamico e africano.  I  rifugiati.  La  protezione  delle
minoranze. 
    11. Il diritto penale internazionale. I  crimini  internazionali:
dai Tribunali ad hoc alla Corte penale internazionale.  Competenza  e
funzionamento della Corte  penale  internazionale.  Il  rapporto  tra
Corte penale internazionale e ONU. 
    12. Ius ad bellum e ius in bello. Il  divieto  della  minaccia  e
dell'uso della forza e le sue eccezioni:  la  legittima  difesa;  gli
strumenti regionali di difesa. Il diritto dei  conflitti  armati:  le
Convenzioni dell'Aia e le Convenzioni ed  i  Protocolli  di  Ginevra.
Disarmo e non proliferazione nucleare. 
    13.  La  cooperazione  internazionale  e   la   sua   progressiva
istituzionalizzazione.  Organizzazioni  internazionali  a   carattere
tecnico e organizzazioni a carattere  politico  e  organizzazioni  di
integrazione. Universalita' e regionalismo. 
    14. L'Organizzazione delle Nazioni Unite. Gli  organi  principali
dell'ONU:  l'Assemblea  generale,  il  Consiglio  di  sicurezza,   il
Segretario generale, il Consiglio economico  e  sociale.  L'attivita'
normativa. I poteri delle Nazioni unite in  materia  di  mantenimento
della  pace.  La  cooperazione  economica  e  sociale.  Gli  Istituti
specializzati delle Nazioni unite. 
    15. L'Unione europea dopo il Trattato  di  Lisbona.  Il  Trattato
sull'Unione europea  e  il  Trattato  sul  funzionamento  dell'Unione
europea: la struttura  dell'Unione.  Le  cooperazioni  rafforzate.  I
principi  dell'Unione  europea.   Composizione   e   competenze   dei
principali  organi:  Parlamento  europeo,   Commissione,   Consiglio,
Consiglio europeo, Corte di giustizia. La  legislazione  dell'Unione.
La tutela giurisdizionale. 
    16. Le competenze  dell'Unione  e  i  principi  di  attribuzione,
proporzionalita' e sussidiarieta'. Il ruolo dei Parlamenti nazionali.
La cittadinanza  europea.  La  disciplina  del  mercato  interno,  la
concorrenza e le politiche di accompagnamento. La politica  economica
e monetaria. Lo spazio di liberta', sicurezza e giustizia. 
    17.  L'azione  esterna  dell'Unione.  La  politica   europea   di
vicinato. La politica estera  e  di  sicurezza  comune  (PESC)  e  la
politica di sicurezza e di difesa (PESD). 
Politica  economica   e   cooperazione   economica,   commerciale   e
finanziaria multilaterale. 
    1.  Natura,  metodi  e  principi   fondamentali   della   scienza
economica. Analisi economica e problemi  di  politica  economica:  le
premesse teoriche e i modelli alla base dell'intervento  pubblico  in
campo economico. L'evoluzione della  teoria  economica.  Elementi  di
contabilita' nazionale. 
    2. Mercato, prezzi ed efficienza del sistema  economico.  Rendita
del   consumatore   e   rendita   del   produttore.    Problemi    di
regolamentazione  dei  prezzi  e  dei  salari.  Forme   di   mercato:
concorrenza  perfetta,  concorrenza   imperfetta   o   monopolistica,
monopolio,  oligopolio.  Politiche  di  tutela   della   concorrenza.
Economia del benessere, fallimenti del  mercato  e  fallimenti  dello
Stato. 
    3. Domanda e offerta aggregata. La funzione del consumo. Il ruolo
del risparmio. La determinazione degli investimenti.  Spesa  pubblica
per beni e servizi. Esportazioni nette. Il moltiplicatore keynesiano. 
    4. La moneta e le sue funzioni. Il tasso d'interesse. La  domanda
di moneta, l'offerta di moneta e l'equilibrio del mercato  monetario.
La dicotomia classica e  la  teoria  quantitativa  della  moneta.  Il
sistema monetario e creditizio. Gli obiettivi, gli  strumenti  e  gli
indicatori della politica monetaria. 
    5. Il modello IS-LM. Politiche monetarie e fiscali.  Problemi  di
coordinamento delle politiche per il controllo della domanda. Effetti
sugli investimenti delle politiche monetarie e fiscali;  il  problema
dello  spiazzamento.  Il  ruolo  delle  aspettative  e  le  politiche
monetarie e  fiscali.  Mercati  finanziari  e  aspettative.  Costi  e
benefici dell'inflazione.  L'economia  dal  lato  dell'offerta  e  le
politiche dei redditi. 
    6. Mercato del lavoro, occupazione  e  disoccupazione.  Il  tasso
naturale di disoccupazione. La curva di Phillips e il  trade-off  tra
disoccupazione e inflazione. Le aspettative e la modifica della curva
di Phillips. Moneta, produzione e  disoccupazione:  le  politiche  di
rientro  dell'inflazione.  Il  problema  della   credibilita'   della
politica   economica.   Dibattito   sull'efficacia   della   politica
economica. 
    7. La bilancia dei pagamenti. Mercati valutari e tassi di cambio.
Tassi d'interesse e tassi di cambio: le operazioni di arbitraggio sui
tassi  d'interesse.  Regimi  di  cambio.  L'evoluzione  del   sistema
monetario internazionale dal  «Gold  Standard»  al  regime  di  cambi
flessibili. Il mercato mondiale  dei  capitali.  Il  Fondo  Monetario
Internazionale: compiti, funzionamento, e problemi. 
    8. Le teorie del commercio internazionale. La teoria classica. La
teoria neoclassica. Teorie recenti del commercio  internazionale.  Le
economie   di   scala.   Le   politiche   commerciali.   Le   imprese
multinazionali e gli investimenti internazionali. I rapporti  tra  il
commercio e la crescita, l'ambiente, l'occupazione, la  distribuzione
del  reddito.  Gli  accordi  commerciali  internazionali.  Accordi  e
Istituzioni  per  la  liberalizzazione   degli   scambi,   dal   GATT
all'Organizzazione Mondiale del Commercio. 
    9.  L'internazionalizzazione   delle   imprese:   suoi   riflessi
sull'andamento degli scambi internazionali. 
    10. I processi d'integrazione  economica  internazionale:  unioni
doganali  e  aree  di  libero  scambio.  Creazione  e  diversione  di
commercio. Le aree valutarie ottimali. 
    11. Il processo d'integrazione economica dell'Europa. Il  Sistema
Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht, il patto di  stabilita'
e crescita e la creazione della moneta unica. Le politiche economiche
dell'Unione  europea.  La  politica  commerciale  comune.  La   Banca
Centrale  europea  e  la  politica  monetaria  europea.  Gli  effetti
economici  dell'allargamento  dell'Unione   europea.   Il   confronto
internazionale euro-dollaro. La  politica  di  coesione  economica  e
sociale; il mercato interno europeo, la politica  monetaria  europea,
la politica delle relazioni  esterne  e  la  presenza  dell'UE  nella
governance globale 
    12.   Il   fenomeno    della    globalizzazione    dell'economia.
Interdipendenza  e  coordinamento  internazionale   delle   politiche
economiche e il ruolo del G7, del G8 e del G20. I temi della  «global
governance» e gli attori della politica economica internazionale.  Le
principali teorie dello sviluppo. La  cooperazione  economica  con  i
paesi in via di sviluppo, la Banca Mondiale  e  gli  altri  organismi
internazionali di cooperazione. Il problema  del  debito  estero  dei
PVS. Liberalizzazione  commerciale,  poverta'  e  disuguaglianza.  Il
regionalismo  nell'attuale  contesto  internazionale.  Sviluppo   dei
mercati finanziari e  crisi  recenti.  La  politica  economica  della
transizione. Il  coordinamento  monetario  internazionale.  Squilibri
regionali, opportunita' e rischi derivanti dalla globalizzazione  dei
mercati. Il crescente ruolo dell'Asia nell'interscambio mondiale.  La
crisi economica e finanziaria della fine degli anni 2000. 
    13.    L'Italia    nell'economia    mondiale.     Gli     effetti
dell'introduzione    dell'euro    per     l'Italia.     Ripercussioni
dell'allargamento   dell'Unione   europea   sull'economia   italiana.
Evoluzione dell'interscambio dell'Italia  con  il  resto  del  mondo.
Vincoli   alla   politica   economica   nazionale   derivanti   dalla
partecipazione all'Unione europea. 
Diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo). 
    1. Concetto e partizione del diritto pubblico. 
    2. Lo Stato: elementi  e  organi.  Forme  di  Stato  e  forme  di
governo. 
    3. L'ordinamento costituzionale italiano. I diritti di  liberta'.
Gli organi costituzionali: Parlamento, Presidente  della  Repubblica,
Governo. L'ordinamento regionale. 
    4. La  funzione  legislativa:  il  procedimento  legislativo.  Il
sistema delle fonti normative: legge formale,  atti  equiparati  alla
legge formale; regolamenti ed altri atti normativi. 
    5.  La  funzione  giurisdizionale:   struttura   dell'ordinamento
giudiziario. Poteri della Corte costituzionale. 
    6.   L'ordinamento   amministrativo.   Concetto    di    Pubblica
amministrazione.    I    principi    costituzionali    dell'attivita'
amministrativa. Organizzazione amministrativa interna. 
    7. L'Amministrazione  diretta  centrale:  organi  attivi,  organi
consultivi e organi di controllo. L'Amministrazione diretta locale. 
    8.  L'Amministrazione  indiretta:  enti  territoriali;  enti  non
territoriali  a  carattere  nazionale  e  locale.  La  riforma  delle
autonomie locali. Le autorita' indipendenti. 
    9.   L'attivita'   della   Pubblica   amministrazione:   atti   e
provvedimenti amministrativi.  Il  procedimento  amministrativo  alla
luce delle piu' recenti riforme. I contratti nella  PA:  gli  appalti
pubblici. 
    10.   L'oggetto    dell'azione    amministrativa:    il    regime
amministrativo dei beni. 
    11. La  giustizia  nell'Amministrazione:  tutela  giurisdizionale
amministrativa; tutela giurisdizionale  ordinaria.  Le  giurisdizioni
amministrative speciali. Il processo amministrativo. 
    12. La riforma del pubblico impiego. 
Contabilita' di stato. 
    1. Fonti e soggetti della contabilita' pubblica. 
    2. Il bilancio dello Stato. Bilancio di cassa e di competenza. La
legge finanziaria  e  i  provvedimenti  collegati.  L'esecuzione  del
bilancio: acquisizione delle entrate ed erogazione delle  uscite.  Il
rendiconto generale dello Stato. 
    3. Il sistema dei controlli. La  giurisdizione  della  Corte  dei
Conti in materia di contabilita' pubblica. 
    4. La responsabilita' nel pubblico  impiego:  la  responsabilita'
civile, penale e amministrativa. 
    5. L'autonomia finanziaria delle regioni e degli enti locali. 
Nozioni istituzionali di diritto civile e di  diritto  internazionale
privato. 
    1. Le situazioni  giuridiche.  I  fatti  e  gli  atti  giuridici:
efficacia e validita'. 
    2. Persone fisiche e persone giuridiche. Requisiti di esistenza. 
    3.  Famiglia.  Matrimonio,  filiazione  e   adozione.   Concetto,
principi fondamentali e tipologia  della  successione  per  causa  di
morte. Donazione. 
    4. Diritti reali. Proprieta' e possesso. 
    5. Le obbligazioni. Fonti. Modificazioni soggettive ed  oggettive
del rapporto obbligatorio. Adempimento, inadempimento, estinzione. 
    6.  Contratti  in  generale  e  loro  classificazione.   Elementi
essenziali   ed   accidentali.   Le   parti   del    contratto,    la
responsabilita',  gli  effetti.  L'invalidita'.  La   responsabilita'
extracontrattuale e la tutela a fronte di danni da fatto illecito. 
    7. L'impresa: l'imprenditore, l'azienda.  La  societa':  concetti
generali. La societa'  per  azioni.  La  societa'  a  responsabilita'
limitata. Il fallimento. 
    8. Titoli di credito: cambiale e assegno bancario. 
    9. La  tutela  dei  diritti:  trascrizione,  prove,  privilegi  e
garanzie patrimoniali. Prescrizione e decadenza.  Cenni  alla  tutela
giurisdizionale dei diritti e alle regole del processo civile. 
    10. Qualificazione delle espressioni utilizzate  dalle  norme  di
diritto internazionale privato. Criteri di collegamento. Il  problema
del  «rinvio».   Diritto   internazionale   privato   e   ordinamenti
plurilegislativi  (Stati  federali  ecc.).  Norme   di   applicazione
necessaria. Ordine pubblico internazionale. 
    11. Le norme italiane di diritto internazionale privato: persone,
famiglia, successioni, diritti reali, contratti  e  obbligazioni  non
contrattuali, forma degli atti, processo. 
    12. Le norme  speciali  relative  alla  navigazione  marittima  e
aerea. 
    13. Principali  convenzioni  di  diritto  internazionale  privato
stipulate dall'Italia. 
    14. Le norme italiane in materia di cittadinanza. 
    15. Limiti alla giurisdizione italiana. Riconoscimento in  Italia
di sentenze straniere. Cooperazione fra Stati in  campo  giudiziario.
L'arbitrato commerciale. 
Geografia politica ed economica. 
    1. Geografia generale: lo stato del pianeta.  Ambiente,  risorse,
popolazione.   Nozioni   fondamentali   sulla   distribuzione   delle
religioni, delle lingue e delle culture. 
    2. Lineamenti generali fisici, demografici, politici ed economici
dei cinque continenti. 
    3. I principali Paesi del  mondo:  confini,  quadro  politico  ed
istituzionale, popolazione e  dinamica  demografica,  centri  urbani.
Geografia delle produzioni e degli scambi. Principali agroindustrie e
grandi mercati di  importazione  e  di  esportazione.  Le  produzioni
minerarie e i principali scambi internazionali. Le  altre  industrie:
principali produzioni e scambi mondiali.  Lo  sviluppo  dell'economia
dei servizi. 
    4.  Geografia  dei  trasporti  e  delle  comunicazioni.  Reti  di
trasporto terrestri, marittime ed aeree. Le telecomunicazioni. 
    5.  Il  commercio  estero  dell'Italia.  Principali  mercati   di
importazione ed esportazione.  Gli  effetti  sul  commercio  italiano
delle fondamentali tendenze dell'economia mondiale. 
    6. L'economia delle  fonti  di  energia  e  l'uso  delle  risorse
idriche. 
    7.  I  protagonisti   dell'economia   mondiale   nell'era   della
globalizzazione. 
Informatica. 
    Conoscenza dell'uso delle apparecchiature  e  delle  applicazioni
informatiche piu' diffuse con una verifica applicativa di: 
    1.  Internet  come  strumento  di  comunicazione.  La  ricerca  e
l'acquisizione di informazioni. 
    2. La posta elettronica. Microsoft Outlook e Outlook Express. 
    3.  Word  processor:  composizione,  modifica  e  stampa  di   un
documento. 
    4. Microsoft Excel come foglio  elettronico  in  cui  si  possono
immagazzinare informazioni o formule per l'elaborazione dei dati. 
    5.  L'informatica  e  la  Pubblica  amministrazione:  il   Codice
dell'Amministrazione digitale. 
                                                           Allegato 3 
 
                 TITOLI DI PREFERENZA DA FAR VALERE 
                   IN CASO DI PARITA' DI PUNTEGGIO 
 
    Ai sensi dell'art. 5, comma 4, del decreto del  Presidente  della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, le categorie di cittadini  che  nei
concorsi hanno preferenza a parita' di punteggio sono le seguenti: 
    1. gli insigniti di medaglia al valor militare; 
    2. i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 
    3. i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 
    4. i mutilati ed invalidi per servizio  nel  settore  pubblico  e
privato; 
    5. gli orfani di guerra; 
    6. gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 
    7. gli orfani dei caduti per  servizio  nel  settore  pubblico  e
privato; 
    8. i feriti in combattimento; 
    9. gli insigniti di croce  di  guerra  o  di  altra  attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa; 
    10.  i  figli  dei  mutilati  e  degli  invalidi  di  guerra   ex
combattenti; 
    11. i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 
    12. i figli dei  mutilati  e  degli  invalidi  per  servizio  nel
settore pubblico e privato; 
    13. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 
    14. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti  per  fatto  di
guerra; 
    15. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei  caduti  per  servizio
nel settore pubblico o privato; 
    16.  coloro  che  abbiano   prestato   servizio   militare   come
combattenti; 
    17. coloro che abbiano prestato  lodevole  servizio  a  qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che  ha  indetto
il concorso; 
    18. i coniugati ed i non coniugati con  riguardo  al  numero  dei
figli a carico; 
    19. gli invalidi ed i mutilati civili; 
    20.  militari  volontari  delle  Forze  armate  congedati   senza
demerito al termine della ferma o rafferma. 
    A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata: 
    a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che
il candidato sia coniugato o meno; 
    b) dall'aver prestato  lodevole  servizio  nelle  amministrazioni
pubbliche; 
    c) dalla minore eta'.